Wall Street: Nasdaq in forte recupero, ma con reflation trade chiude marzo in calo -1,1%. Dow Jones +6,9%, S&P +3,9% nel mese
Recupero del Nasdaq che, dopo la debolezza di ieri, recupera terreno, complici anche gli acquisti su alcuni titoli delle Big Tech come Apple, Amazon, Microsoft, Netflix e Facebook.
Il Dow Jones è piatto a 33.085 punti, il Nasdaq segna un balzo dell’1,5% circa a 13.234 punti, lo S&P 500 avanza dello 0,52% a 3.978 punti.
Attesa per gli annunci che arriveranno dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden nella giornata di oggi, in merito al piano di infrastrutture del valore di oltre $2 trilioni che l’amministrazione Usa si appresta a varare, dopo aver già lanciato il bazooka anti-Covid da $1,9 trilioni. Un funzionario del governo ha riportato che il piano di Biden verrebbe finanziato anche con un aumento delle tasse a carico delle aziende al 28%.
La Casa Bianca ha confermato l’aumento delle tasse sottolineando che l’incremento, combinato con le misure volte a frenare il fenomeno dell’offshoring dei profitti della corporate America, finanzierebbe il piano di infrastrutture entro l’arco di 15 anni.
“Gli stimoli economici non sono più positivi al 100% agli occhi del mercato – ha commentato in una nota Tom Essaye, fondatore di Sevens Report – Questo, perché si accompagnano ai 1) rendimenti più alti 2) all’aumento delle aspettative sull’inflazione 3) all’erosione dell’idea che la Fed rimarrà ferma per tutto il 2021. In più, tutti questi stimoli verranno utilizzati in aumenti delle tasse per le persone fisiche,le aziende e gli investimenti”.
Oggi è l’ultima sessione del mese di marzo e anche del primo trimestre per l’azionario globale.
Il bilancio è contrastato per Wall Street. Il Dow Jones e lo S&P sono in rialzo rispettivamente, dall’inizio del mese di marzo, del 6,9% e del 3,9%, in crescita per il quarto mese degli ultimi cinque.
Nel trimestre, il Dow e lo S&P 500 sono balzati rispettivamente dell’8% e del 5,4%, in crescita per il quarto trimestre consecutivo. Il Nasdaq conclude invece il mese di marzo in calo dell’1,1%, e termina il primo trimestre del 2021 in rialzo dell’1,2%, sottoperformando gli altri indici a causa delle vendite che si sono scatenate sui titoli hi-tech per il rialzo dei rendimenti dei Treasuries, e a conferma di come il reflation trade abbia provocato la rotazione da titoli growth a titoli value.
Ieri i tassi decennali dei Treasuries sono balzati fino all’1,77%, al nuovo record degli ultimi 14 mesi. Al momento i tassi sono poco mossi attorno all’1,72%.