Banco BPM: per M&A chi scegliere tra UniCredit, Bper, Mps, ora anche Carige? AD Castagna risponde
Giuseppe Castagna, AD di Banco BPM, non risponde in modo chiaro alla domanda su chi potrebbe essere la banca perfetta per una operazione di M&A: UniCredit, Bper, Mps, ora anche Carige, gli fa notare Rosario Dimito, nell’intervista che il manager gli ha rilasciato, pubblicata su Il Messaggero:
“La validità industriale è per noi preminente. La nostra posizione attuale si è rafforzata grazie alla revisione della partnership con Cattolica Assicurazioni e, in prospettiva, dalle potenziali opzioni che si aprono alla scadenza dell’accordo con Covea – dice l’AD – Questa condizione ci permette di scegliere tra l’accrescere la nostra competitività e redditività stand alone o in alternativa esplorare le possibili strade sul fronte M&A. Ricordando anche il fatto che la legge di Bilancio 2021 introduce elementi oggettivi di convcenienza per le aggregazioni bancarie, a patto che si perfezionino entro l’anno”. (DTA)
Incalzato sulla possibile sposa perfetta, Castagna ha così risposto: “Al momento siamo in una fase in cui non tutti i possibili interlocutori sono disponibili a valutare la soluzione potenzialmente migliore, in grado di creare valore per entrambe le banche e capace di soddisfare le aspettative degli azionisti e di tutti gli altri stakeholder”.
Detto questo, Banco BPM ‘è pronto a una grande fusione’, ha detto Castagna nell’intervista. “Il contesto bancario attuale non può prescindere dal riflettere su operazioni di M&A. Sono passati quattro anni dalla fusione che ha visto nascere Banco BPM e oggi ci sentiamo pronti per valutare tutte le opzioni verso ulteriori aggregazioni”.