Valute digitali: Pboc avanza nello yuan digitale, la Riskbank svedese testa l’e-corona
Cresce l’interesse attorno alle valute digitali delle banche centrali di tutto il mondo. E anche in questo ambito la Cina sembra aver già scavalcato Stati Uniti ed Europa nell’istituzione di uno yuan digitale. Secondo gli ultimi sviluppi, la People’s Bank of China (PBOC) avrebbe integrato in sé una società specializzata nei pagamenti elettronici proprio per accelerare in questo progetto. Una mossa che potrebbe rendere lo yuan uno sfidante ancora più forte per il dollaro, che gode dello status di valuta di riserva mondiale in cui è denominata gran parte del commercio internazionale. Il progresso della Cina sulla valuta digitale però non scalda la Federal Reserve, che rimane fredda alla questione. Il presidente Jerome Powell ha recentemente affermato che la banca centrale americana non farà nulla al riguardo senza l’approvazione del Congresso Usa.
In Europa, la Riksbank svedese ha testato la sua e-corona, portando il paese un passo avanti verso la creazione della valuta digitale da parte di una banca centrale. Se alla fine la corona elettronica entrerà in circolazione, verrà utilizzata per simulare le attività bancarie quotidiane, come pagamenti, depositi e prelievi da un portafoglio digitale come un’app per telefoni cellulari. “Lo scopo del progetto è mostrare come una corona elettronica possa essere utilizzata dal grande pubblico”, ha detto la Riksbank in una nota.
Lo scorso gennaio, anche la Bank of England, la Banca centrale europea e la Banca nazionale svizzera hanno unito le forze per valutare l’opportunità di emettere valute digitali accanto alla moneta tradizionale, di fronte alla crescente concorrenza di valute alternative.