Wall Street futures: Nasdaq rimbalza dopo debolezza vigilia, focus su minute Fed e apertura Biden su tasse
Futures Usa contrastati, all’indomani del nuovo record testato dall’indice S&P 500, che ha chiuso la sessione di ieri a 4.079,95. Rimonta dei titoli hi-tech, dopo che il Nasdaq è sceso ieri dello 0,1% nonostante i titoli delle Big Tech abbiano sovraperformato il mercato. Amazon, Apple e Alphabet sono salite tutte di oltre +1%, mentre Facebook è balzata di oltre +2%.
Alle 13.30 circa ora italiana, i futures sul Dow Jones sono piatti, con una variazione pari a -0,02% a 33.322 punti; i futures sul Nasdaq balzano dello 0,85% a 13.721 punti, mentre quelli sullo S&P 500 sono in rialzo dello 0,32% a 4.083 punti.
Gli investitori prestano attenzione alle minute della Fed pubblicate nella serata di ieri.
Dai verbali, relativi all’ultima riunione di marzo della Federal Reserve guidata da Jerome Powell, è emerso che “l’economia (americana) rimane lontana dagli obiettivi della Fed”, e che “ci vorrà del tempo prima che vengano compiuti ulteriori progressi” verso gli obiettivi prefissati.
“Il trend rimane incerto, con la pandemia che continua a rappresentare un rischio – si legge ancora – Le condizioni del mercato del lavoro sono migliorate nei mesi di gennaio e di febbraio ma l’occupazione è rimasta ben al di sotto dei livelli di inizio 2020”.
“I rischi sull’outlook dell’inflazione rimangono ampiamente bilanciati”, ha rassicurato il Fomc, il braccio di politica monetaria della Fed, neri verbali.
Diversi esponenti della Commissione hanno avvertito tuttavia che “problemi dal lato dell’offerta e una forte domanda potrebbero far salire l’inflazione Usa più delle attese”.
Detto questo, “i partecipanti hanno rilevato che ci vorrà del tempo prima che vengano compiuti progressi significativi nel raggiungimento degli obiettivi di massima occupazione e stabilità dei prezzi e che di conseguenza, in coerenza con la guidance basata sui risultati della Commissione, gli acquisti di asset continueranno al ritmo attuale almeno fino a quel momento”.
Il Fomc ha cambiato inoltre la sua guidance, in quanto ha chiaramente affermato che, d’ora in avanti, eventuali cambiamenti di politica monetaria dovranno “basarsi prima di tutto sui risultati osservati piuttosto che sulle previsioni”.
Alcuni membri del Fomc hanno inoltre sottolineato l’importanza che la Commissione comunichi le proprie valutazioni sui progressi dell’economia verso gli obiettivi di più lungo termine prefissati molto prima rispetto a quando i progressi potrebbero essere ritenuti tali da avallare un cambiamento negli acquisti di asset.
Attenzione anche alle dichiarazioni che sono state proferite nella giornata di ieri dal presidente americano Joe Biden, relative al suo maxi piano di rilancio delle infrastrutture, da $2 trilioni.
Biden ha confermato che il piano verrà finanziato da un aumento delle tasse sulle aziende fino al 28%, sottolineando tuttavia di essere pronto a negoziare sulla sua proposta.
In via separata, il dipartimento del Tesoro Usa ha comunicato che un aumento delle tasse proposto da Biden genererebbe entrate per un valore di $2,5 trilioni circa nell’arco di 15 anni, finanziando 8 anni di spesa per la costruzione o ricostruzione di strade, ponti, siti di transito, banda larga e altri progetti.
Alle 14.30 ora italiana sarà reso noto il rapporto sulle richieste iniziali dei sussidi di disoccupazione. Gli analisti intervistati da Dow Jones stimano che le richieste della settimana terminata il 3 aprile scorso si siano attestate a 694.000 unità. I tassi sui Treasuries Usa sono sotto controllo, con quelli decennali in ribasso all’1,64% circa.