Fmi lancia attenti su effetti collaterali politiche troppo dovish. Occhio a vulnerabilità settore finanziario e debiti
I governi e le banche centrali devono essere “molto selettivi” con le misure di stimolo, per evitare di mettere a repentaglio la crescita economica globale nel medio termine. E’ quanto ha avvertito Geoffrey Okamoto, vice managing director del Fondo Monetario Internazionale, in un’intervista rilasciata a Joumanna Bercetche della Cnbc.
Okamoto ha citato alcuni rischi, rappresentati dall’eccesso di debito e dall’eventuale presentarsi di vulnerabilità finanziarie:
“Non ci sono dubbi sul fatto che gli stimoli, negli Stati Uniti, abbiano rappresentato un contesto molto favorevole per le proiezioni di crescita che abbiamo stilato”, ha ammesso Okamoto. E di fatto, nei giorni scorsi e in occasione dei meeting primaverili di questa settimana, il Fondo monetario Internazionale ha lodato gli Usa per aver varato stimoli straordinari per affrontare gli effetti devastanti della crisi pandemica del Covid-19.
Washington ha lanciato tuttavia anche un avvertimento sul pericolo che la natura ultra accomodante di queste misure finisca con il provocare un danno di più lungo termine alle economie di tutto il mondo.
Sul fronte della politica monetaria, ha detto Okamoto facendo riferimento all’ultimo rapporto sulla Stabilità finanziaria globale diffuso dall’Fmi (Global Financial Stability Report), “mantenere in vigore le misure accomodanti di politica monetaria per troppo tempo comporta alcune vulnerabilità per il settore finanziario”.