Intesa, Messina: ‘con UBI miglior combinazione possibile, nessuno ha fatto integrazione come questa in fase di pandemia’
“Sin dall’inizio di questa operazione, dal primo giorno, ho parlato di UBI Banca come di un gruppo di persone di successo che potevano rappresentare la miglior combinazione possibile per Intesa Sanpaolo”. E’ quanto ha detto il consigliere delegato e ceo di Intesa SanPaolo Carlo Messina, rilasciando un’intervista alla web tv interna del gruppo, stando a quanto si legge nella nota alla stampa diffusa dalla banca, all’indomani del completamento dell’integrazione di Ubi in Intesa SanPaolo.
“Una volta realizzata con successo l’operazione – ha sottolineato Messina – quello che ho provato con mano è stata la grandissima qualità delle persone di UBI: l’approccio che queste hanno avuto, sia durante la fase di pre-integrazione sia durante la fase d’integrazione è stato straordinario, così come quello delle nostre persone di Intesa Sanpaolo. E questo ci ha rafforzato nella convinzione di aver fatto la scelta giusta, che consentirà al Gruppo di poter diventare veramente un leader in Europa. Non dobbiamo dimenticare che appena lanciata l’operazione di offerta pubblica di scambio è iniziata l’emergenza pandemica – ha continuato l’AD di Intesa – Un elemento che ha costretto tutti noi a lavorare attraverso video, con le mascherine, dovendo completare quella che oggi è considerata la più importante operazione realizzata in Europa negli ultimi anni. Ricordiamoci tutti che l’abbiamo fatto in una condizione davvero incredibile. Sono orgoglioso di tutte le persone che lavorano in questo Gruppo, sono veramente fra le migliori d’Europa. Non c’è nessuno che abbia fatto un’integrazione come questa in una fase di pandemia con le limitazioni a cui tutti noi siamo stati e siamo ancora costretti. Voglio ribadire alle nostre centomila persone che hanno il mio impegno personale affinché le nuove tecnologie vengano utilizzate come fattore abilitante per tenere le persone dentro l’azienda. Ci inventeremo nuovi mestieri, perché è il capitale umano che ci consente di poter essere dei vincitori dentro il sistema bancario europeo e l’unico modo è poter investire sulle persone. Le tecnologie sono utilissime in condizioni di emergenza, ma la nostra vita è fatta di relazioni, parlarsi
guardandosi negli occhi, interazioni con i clienti. Il video deve essere uno strumento, ma non il fine attraverso
il quale noi andiamo a disegnare la nostra banca del futuro”.