Bank of Japan lascia tassi e bazooka ETF invariati; migliora stime Pil, ma peggiora outlook inflazione Giappone
La BOJ (Bank of Japan) guidata da Haruhiko Kuroda ha annunciato di aver lasciato invariati i tassi di interesse e i propri strumenti di politica monetaria accomodante, rivedendo tuttavia le stime sull’inflazione core dell’anno fiscale 2021 al ribasso, dal +0,5% atteso nel mese di gennaio al +0,1%.
La banca centrale del Giappone prevede poi un’inflazione core (misurata dall’indice dei prezzi al consumo) allo 0,8% nel 2022 e all’1% nell’anno fiscale 2023. (rispetto al target del 2% prefissato).
Da segnalare che diverse aree metropolitane del Giappone, come quelle di Osaka e di Tokyo, sono state soggette di recente a nuove misure di restrizione per contenere la nuova ondata della pandemia Covid-19.
Così come ampiamente atteso dal consensus, la BoJ ha confermato il target per i tassi di interesse di breve termine a -0,1%, reiterando il target sui tassi dei titoli di stato a 10 anni attorno allo zero per cento. La Boj ha confermato anche il tetto massimo dei suoi acquisti di ETF, a 12 trilioni di yen.
Riguardo alla crescita del Pil giapponese, la Bank of Japan ha aumentato la stima mediana sul Pil reale dell’anno fiscale 2021 dal +3,9% di gennaio al +4%; l’outlook relativo al Pil dell’anno fiscale 2022 è stato migliorato dal +1,8% precedentemente atteso al +2,4%. Per l’anno fiscale 2023, la BoJ prevede una crescita del Pil reale, su base mediana, pari a +1,3%.