Eni: ok da cda a progetto Ipo o cessione quota minoritaria Eni gas e luce e renewables
Il consiglio di amministrazione di Eni ha approvato l’avvio di un progetto strategico al fine di definire e valutare il piano industriale e finanziario del nuovo veicolo societario che nascerà dall’unione delle attività di retail e di energia rinnovabile. Lo studio prevede inoltre la valutazione di molteplici opzioni per la miglior valorizzazione di questa società nel corso del 2022, subordinatamente alle condizioni di mercato. Eni spiega in una nota che le opzioni in esame comprendono la quotazione in Borsa tramite un’offerta pubblica iniziale (Ipo), oppure la cessione o lo scambio di una quota di minoranza.
Ad oggi il gruppo guidato da Claudio Descalzi conta circa 10 milioni di clienti, che considera una importante fonte di valore per l’azienda. La fusione delle attività retail e rinnovabili, il cui piano di sviluppo prevede un aumento significativo della capacità installata, massimizzerà la creazione di valore ampliando l’offerta di servizi, infrastrutture ed energia verde direttamente alla ampia clientela retail.
Nel dettaglio, la nuova società avrà l’obiettivo di sviluppare entro il 2025 una capacità di generazione elettrica da fonte rinnovabile superiore a 5 GW. Tale capacità sarà offerta alla crescente base clienti, di oltre 11 milioni entro quella data, con un Ebitda complessivo previsto in crescita, dai 600 milioni di euro del 2021 a oltre 1 miliardo di euro nel 2025. Il progetto che vede già coinvolto un team Eni, supportato da advisor strategici e finanziari, fa parte del più ampio impegno della società per creare valore attraverso la transizione energetica e contribuirà al raggiungimento dei target di riduzione delle emissioni scope 3, una parte fondamentale della strategia che porterà Eni alla neutralità carbonica entro il 2050.