Wall Street in ribasso: male Tesla, Apple, Alphabet. ‘Permangono timori su valutazioni titoli e inflazione’
Wall Street in ribasso, dopo i buy con cui ha inaugurato la sessione di ieri, prima sessione di maggio. Il Dow Jones cede lo 0,16% a 34.058 punti; lo S&P 500 arretra dello 0,53% a 4.170 punti circa, mentre il Nasdaq perde più dell’1,2% a 13.728 punti.
In evidenza le vendite che colpiscono soprattutto i titoli hi-teh, in particolare Apple, Tesla e Alphabet, che cedono tutti l’1% circa.
Positivo invece il titolo Pfizer, in crescita dell’1% circa dopo che il colosso farmaceutico americano ha pubblicato il bilancio del primo trimestre dell’anno. Pfizer ha reso noto di aver riportato nei primi tre mesi del 2021 un fatturato di $3,5 miliardi con la vendita in tutto il mondo del suo vaccino anti-Covid-19.
Gli utili e il giro d’affari, nel complesso, hanno battuto le stime degli analisti. L’eps adjusted si è attestato a 93 centesimi, decisamente oltre i 77 centesimi per azione attesi. Il fatturato è stato pari a $14,58 miliardi, meglio dei $13,51 miliardi stimati.
Il gruppo prevede per l’intero 2021 di incassare un fatturato di $26 miliardi con la vendita dei vaccini anti-Covid, in rialzo rispetto alla precedente stima di $15 miliardi. L’azienda ha annunciato anche un piano per ricevere la piena approvazione dall’autorità Usa FDA per la distribuzione del vaccino anti-Covid-19 attraverso la vendita diretta ai consumatori.
Protagonista anche il balzo di United States Steel, in rialzo del 3% dopo che gli analisti di Credit Suisse hanno annunciato di aver migliorato il rating sul titolo a outperform da underperform, sottolineando che il balzo dei prezzi dell’acciaio dimostra che l’industria sta attraversando una fase di super ciclo.
Ieri Wall Street ha riportato solidi rialzi grazie al reopening trade, ovvero all’ottimismo sulla riapertura dell’economia Usa, che ha portato i trader a riposizionarsi sui titoli di quelle società che hanno maggiormente pagato lo scotto del lockdown da Covid.
Chris Larkin, managing director della divisione di trading e prodotti di investimento presso E-Trade Financial, ha spiegato che “gli acquisti hanno interessato i titoli industriali, con gli scambi che si sono concentrati su Boeing e Delta”.
L’esperto ha sottolineato che “è possibile che gli investitori si stiano avvantaggiando dei prezzi depressi (delle azioni), scommettendo sulle riaperture”, dunque in questi casi specifici sul rilancio del turismo e di conseguenza dei voli delle compagnie aeree.
“Molti fattori che sostengono i mercati sono tuttora in essere, come l’ottimismo sui vaccini, la riapertura delle economie, l’accelerazione degli utili – ha commentato Mark Hackett, responsabile della divisione di ricerca di investimenti di Nationwide – Tuttavia, permangono le preoccupazioni sulle valutazioni (dei titoli) e sull’inflazione”.
Dopo aver superato la soglia dell’1,60%, i tassi decennali sui Treasuries sono tornati tuttavia a perdere terreno, e viaggiano ora attorno all’1,58%.
Intanto si apprende che gli stati di New York, New Jersey e Connecticut inizieranno a ritirare le misure di restrizione a partire dal prossimo 19 maggio, mentre ieri il governatore della Florida Ron DeSantis ha firmato un ordine esecutivo che sospende immediatamente quelle limitazioni legate al Covid-19 che erano rimaste ancora attive.
Dollaro in buon rialzo, con l’euro che cede lo 0,31% a $1,2027. Il biglietto verde avanza dello 0,07% a JPY 109,11, mentre il rapporto sterlina-dollaro è in calo dello 0,41% a $1,3854.
Il dollaro australiano cede ben lo 0,62% nei confronti del dollaro a $0,7715; l’euro recupera anche nei confronti della sterlina, salendo dello 0,10% a GBP 0,8681, mentre verso lo yen arretra dello 0,30% a JPY 131,21. Euro-franco svizzero peggiora, con un ribasso dello 0,16% a CHF 1,0974.
Tornando al trend della borsa Usa, da segnalare che il Dow Jones e lo S&P 500 sono in rialzo di oltre +11% da inizio anno.