Borsa Milano rimbalza nel pieno della stagione degli utili: dopo conti Stellantis oggi tocca a Intesa Sanpaolo
Rimbalza in avvio di contrattazioni la Borsa di Milano dopo i ribassi della vigilia. Nei primi minuti di scambi l’indice Ftse Mib sale dello 0,8% a 24.170 punti dopo avere archiviato la seduta della vigilia con una flessione dell’1,81% a quota 23.977 punti. Sotto la lente del mercato le dichiarazioni del segretario al Tesoro Usa, Janet Yellen, che dopo aver detto che i tassi di interesse potrebbero dover aumentare per tenere un freno alla crescita fiorente dell’economia statunitense, ha minimizzato i suoi commenti in una intervista al Wall Street Journal dopo la chiusura di Wall Street, rassicurando gli investitori.
Intanto Piazza Affari è nel pieno della stagione degli utili, con le big del Ftse Mib che presentano i risultati dei primi tre mesi del 2021. Prima dell’avvio delle contrattazioni in Europa sono stati diffusi i conti di Stellantis (+0,84% a 14,004 euro) che ha riportato un aumento del 14% dei ricavi proforma nel primo trimestre dell’anno, nonostante la carenza dei semiconduttori e la pandemia di coronavirus. Il gruppo, nato dalla fusione tra Fca e la francese PSA, ha registrato nei primi tre mesi dell’anno ricavi pari a 37 miliardi di euro su base pro-forma (34,3 miliardi no pro-forma), rispetto ai 32,4 miliardi nel primo trimestre 2020, grazie ai maggiori volumi, soprattutto in Nord America e in Europa. Per quanto riguarda il 2021, il gruppo ha confermato la guidance con margine operativo adjusted al 5,5–7,5%, sempre che non vi siano ulteriori lockdown significativi dovuti al Covid.
Si attendono anche i numeri del trimestre di Intesa Sanpaolo (+0,9%) previsti per oggi e quelli di UniCredit (+0,57%) che verranno comunicati domani mattina. Tra gli altri titoli da monitorare anche Ferrari che continua la sua corsa ribassista e cede circa l’1% dopo il -8% della vigilia. Gli investitori sembrano non avere apprezzato il rinvio di un anno degli obiettivi al 2022.
Tra le indicazioni macro di giornata l’indice Pmi servizi di Italia, Francia, Germania e dell’intera Eurozona, e poi negli Stati Uniti l’indice Ism non manifatturiero e il sondaggio ADP sull’occupazione, in anticipo ai dati sul lavoro di venerdì.