Borsa Milano frena sul finale: luce spenta per Telecom ed Enel, sprint di Amplifon
Giornata interlocutoria per Piazza Affari. L’indice Ftse Mib ha aggiornato oggi i top annui (close a 24.880, +0,07%) ma ancora una volta non riesce a chiudere sopra la soglia psicologica dei 25 mila punti, livello sopra il quale stazionano i top pluriennali pre-Covid toccati a febbraio 2020. Dai minimi del 12 marzo 2020 l’indice guida milanese segna +67% circa.
In generale sui mercati continua a prevalere l’ottimismo per le riaperture in Europa che dovrebbero consentire una veloce accelerazione economica nel prossimi trimestri. Sono arrivate anche rassicurazioni sul fronte banche centrali. Il vicepresidente della Federal Reserve, Richard Clarida, ritiene che una revisione delle misure in atto si avrà solo se l’evoluzione degli indicatori economici minacciano di favorire aspettative di inflazione più elevate.
Tra i titoli del paniere principale milanese si è distinta in positivo Amplifon con un balzo del 2,68%. Ben intonata anche Stm (+0,55%) in scia all’andamento positivo del Nasdaq. Oltre +1% per Pirelli e Moncler.
Tra le big, giornata senza verve per Enel (-0,36% a 8,128 euro) che nelle ultime settimane sta sottoperformando complice anche l’aumento dei rendimenti sull’obbligazionario (ieri tassi Btp han toccato i massimi a oltre 8 mesi). Seduta interlocutoria per Stellantis (-0,04%) che ha annunciato la partnership strategica con Foxconn volta a sviluppare avanzate tecnologie digitali per l’auto. La joint venture paritetica Mobile Drive si focalizzerà su infotainment, telematica e sviluppo di piattaforme cloud servic attraverso innovazioni di software che dovrebbero includere applicazioni basate su intelligenza artificiale, comunicazione 5G, servizi over-the-air avanzati, opportunità di e-commerce e integrazioni smart cockpit.
Acquisti su Generali (+0,2%) dopo aver diffuso i conti del primo trimestre, chiuso con un utile netto in aumento a 802 milioni di euro, oltre le attese di mercato che erano ferme a 705 mln. Il cfo Cristiano Borean ha rimarcato che il gruppo assicurativo triestino abbia 2,3 miliardi di euro in cassa per acquisizioni. “Stiamo continuando a valutare le opportunità sul mercato in maniera disciplinata e opportunistica”, ha detto Borean durante la conference call con gli analisti a seguito della presentazione dei risultati di primo trimestre.
Tra i segni negativi, Atlantia scivola dello 0,61% in area 15,44 euro. Sul titolo pesa uno scenario di grande incertezza soprattutto se l’offerta del consorzio guidato da CDP per Autostrade per l’Italia (Aspi) non venisse accettata. Debole Telecom Italia che si muove sulla parità (-1,1% a 0,4386 euro) in scia ai conti sotto le attese diffusi da Iliad e Vodafone. Il particolare il colosso tlc britannico ha riportato profitti sotto le attese e i ricavi annui sono scesi del 2,6% a 43,8 mld di euro, complice anche l’impatto dei divieti di viaggio e il calo delle vendite di smartphone.