Eni: Equita, jv con Bp e accelerazione transizione energetica catalizzatori per il titolo
È di ieri la notizia che Eni e Bp hanno firmato un memorandum of understanding (MoU) non vincolante sulla combinazione dei loro portafogli upstream, in Angola inclusi gli asset LNG (Angola LNG entrambe al 13,6% di partecipazione). I colloqui dovrebbero durare diversi mesi. All’indomani dell’annuncio della potenziale joint venture, gli analisti di Equita hanno confermato la raccomandazione buy e target price di 11,8 euro, ricordando che “entrambe le società hanno una jv in Norvegia, che funge da modello per l’accordo sugli asset in Angola”. In particolare, gli analisti ritengono che le logiche dell’operazione siano individuabili in una “migliore allocazione del capitale; sinergie di costo; e transizione energetica più rapida guidata dall’accelerazione degli investimenti su asset a basse emissioni di gas serra (rinnovabili, biocombustibili, bioplastiche, WTF/WTE, CCS)”. Secondo Equita “la jv e l’accelerazione del processo di transizione energetica potrebbero costituire dei catalizzatori positivi per il titolo” e stimano che l’accordo possa liberare fino a 1,4 miliardi di euro di capitale ipotizzando una leva del 30% nella nuova jv”.