Tassa di successione: Boccia (Pd), chi è contrario volta le spalle ai giovani
Fa discutere la proposta avanzata da Enrico Letta, segretario Pd, di una tassa di successione pagata dall’1% più ricco degli italiani al fine di finanziare la dote giovani. Proposta che si è scontrata subito con l’altolà di Mario Draghi.
“E’ una proposta di giustizia sociale. Chi la critica parla per puro egoismo personale o perché i problemi reali, quelli delle periferie sociali, dei ragazzi dal futuro ipotecato, o dei giovani che in questi mesi di pandemia hanno avuto difficoltà elementari anche con la DAD perché privi dei supporti informatici di base, li conosce solo per sentito dire”, commenta oggi Francesco Boccia, deputato PD e responsabile Enti locali della Segreteria nazionale, in una lunga intervista a Radio radicale.
“Non penso che i milionari, l’1% della popolazione più ricca del Paese, non possano o non vogliano dare un contributo, una dote, ai ragazzi di oggi per favorire un ascensore sociale che in Italia è fermo – aggiunge Boccia – . Abbiamo fiducia nel confronto politico in Parlamento e nel Paese e siamo certi che il Draghi di un anno fa che esaltava il modello fiscale danese o che parlava di debito buono e debito cattivo sia lo stesso Draghi di oggi e troveremo il modo di capirci con gli strumenti della democrazia”.