Asia contrastata, borsa Tokyo -0,21% dopo Pil Giappone. Nuovo record per azionario globale
Borse asiatiche per lo più negative, dopo la sessione contrastata di Wall Street. Nella seduta di ieri, lo S&P 500 non è riuscito a testare un nuovo record, cedendo nel finale lo 0,1% a 4.226,52 punti; il Dow Jones Industrial Average è sceso di 126,15 punti a 34.360,24 punti, mentre il Nasdaq Composite è salito dello 0,49% a 13.881,72 punti.
L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo scende a pochi minuti dalla chiusura della seduta dello 0,21%; la borsa di Shanghai arretra dello 0,82%; Hong Kong fa -0,32%, la borsa di Sidney avanza dello 0,22%, mentre la borsa di Seoul è piatta con -0,09%.
Pubblicato oggi il dato relativo al Pil del Giappone del primo trimestre, che si è contratto in misura inferiore rispetto a quanto inizialmente riportato, scendendo al ritmo annualizzato del 3,9% rispetto al quarto trimestre del 2020, meno della flessione pari a -5,1% inizialmente riportata.
Il dato è stato migliore delle attese: gli analisti avevano previsto infatti un calo del 5%. Su base trimestrale, il Pil si è contratto dell’1% rispetto al quarto trimestre del 2020.
Sebbene migliore delle attese, il Pil del Giappone, comunque in fase di contrazione, conferma l’arrivo di una recessione tecnica nel paese.
L’economista di Bloomberg Yuki Masujima ha commentato infatti che “probabilmente, il Giappone si appresta a riportare un’altra recessione, con il Pil che dovrebbe contrarsi anche nel secondo trimestre, a causa delle pressioni sull’attività economica che arrivano dalle restrizioni imposte (di nuovo) per contenere il diffondersi del coronavirus”.
Sempre nella giornata di oggi è stato diramato in Giappone un altro dato che ha indicato come, nel mese di aprile, i salari siano saliti al ritmo più veloce dalla fine del 2018, sulla scia del balzo degli straordinari percepiti dai lavoratori giapponesi. I salari sono aumentati dell’1,6% su base annua, il doppio rispetto alle attese.
Focus in generale sul trend dell’azionario globale misurato dall’MSCI All-Country World Index, che nella giornata di ieri ha chiuso al valore record di sempre per la sesta sessione in sette giorni.