Al via la settimana della Federal Reserve e della Bank of Japan: cosa aspettarsi
Nuova settimana cruciale per le banche centrali, con la Federal Reserve di Jerome Powell e la Bank of Japan di Haruhiko Kuroda che annunceranno ai mercati le proprie decisioni di politica monetaria.
Il Fomc, il braccio di politica monetaria della Fed, si riunirà domani 15 giugno, per poi fare il suo annuncio dopodomani, mercoledì 16 giugno.
Dopo il nuovo balzo del dato sull’inflazione Usa – con l’indice dei prezzi al consumo schizzato a maggio del 5% su base annua, oltre le stime e al nuovo massimo dal 2008, e il boom anche per la componente core, volata del 3,8% su base annua, al record in quasi 30 anni – gli analisti si chiedono quando Powell & Co inizieranno a parlare di tapering del piano di Quantitative easing.
James Knightley, capo economista globale di ING, ritiene che sia possibile che “la Fed continui a parlare di inflazione temporanea. Ma i dubbi iniziano a serpeggiare tra i suoi stessi funzionari, fattore che ci porta a sospettare che il simposio di Jackon Hole di fine agosto possa rivelarsi molto interessante. Magari con la Fed che presenterà un cambiamento nel linguaggio che davvero potrebbe aprire la porta all’annuncio di un tapering del Quantitative easing nel mese di dicembre”.
Riguardo alla Bank of Japan, la riunione della banca centrale giapponese è attesa per il 17-18 giugno, ovvero per le giornata di giovedì e venerdì.
Il consensus ritiene che non ci sarà alcun cambiamento nella politica monetaria dell’istituzione, visto che il Giappone è stato costretto a dichiarare di nuovo lo stato di emergenza in diverse prefetture, al fine di contenere la nuova ondata Covid-19.
Gli analisti sottolineano che le vaccinazioni nel paese sono andate a rilento, anche se ora il ritmo si sta velocizzando; detto questo, l’economia rimane debole anche se le esportazioni lasciano ben sperare.
L’unico fattore a cui guardare è la possibilità che la BOJ estenda la scadenza fissata a settembre per il suo piano di aiuti anti-Covid. E’ probabile che il piano venga esteso di altri sei mesi, anche se è probabile, anche, che la decisione non venga presa ora, ma nel meeting previsto per la metà di luglio, e che l’annuncio arrivi ad agosto.