Poste Italiane prepara bond ibrido, titolo consolida sui top storici e si avvicina lo stacco cedola
Poco mosso oggi il titolo Poste Italiane che si mantiene poco sopra i 12 euro (+0,04% a 12,02 euro), nei pressi dei top storici.
Da inizio anno Poste risulta tra i best performer del Ftse Mib con +44,5%, dietro solo a Banco BPM (+63,8%).
Verso emissione bond ibrido da 750 mln
Poste ha avviato il roadshow per l’emissione di un bond perpetuo ibrido callable (dopo 8 anni) da 750 mln di euro. “Riteniamo che i proventi servano a finanziare la crescita migliorando i ratio patrimoniali regolamentari e stimiamo in particolare un aumento del tier 1 di bancoposta di circa 200 bps (vs 1Q21 19,4%) e del solvency di poste vita di circa 800bps (vs 1Q21 301%)”, rimarca Equita SIM che vede il bond avere per Poste un costo inferiore al 3%. “Riteniamo che la decisione di emettere un ibrido sia segnaletica di una buona dinamica commerciale con riflessi positivi sui trend di raccolta netta per il 2021”, aggiunge la sim milanese.
Intanto, stando a quanto riportato da Il Messaggero, nei giorni scorsi sarebbero ripresi i colloqui con Cassa Depositi e Prestiti (CDP) volti a definire un nuovo accordo per la gestione dei risparmi degli italiani depositati presso gli sportelli postali. Il precedente accordo è scaduto a fine 2020 e risulta in fase di prorogatio. La nuova convenzione coprirebbe il triennio 2021-2023. In mese fa a margine della presentazione dei conti trimestrali il ceo Del Fante aveva parlato di ‘buoni progressi’ per pervenire a un accordo.
Saldo cedola in arrivo, analisti dicono buy
Tra i prossimi catalyst per il gruppo postale guidato da Matteo Del Fante c’è lo stacco del saldo dividendo in agenda lunedì prossimo. La cedola approvata dal Cda di Poste è di 0,324 euro per azione quale saldo del dividendo, tenuto conto dell’acconto di 0,162 euro per azione già pagato nel mese di novembre 2020. Ai prezzi attuali, il saldo cedola presenta un dividend yiled del 2,7%. Lo stacco è previsto lunedì 21 giugno (pagamento il 23 giugno).
Tra gli analisti a prevalere nettamente sono i giudizi buy (acquisto) sul titolo Poste con ben l’85,7% del totale (dati Bloomberg), il restante 14,3% dice hold e nessuno è posizionato sul sell. Il prezzo obiettivo medio indicato è di 12,75 euro, ossia il 6,1% sopra i livelli attuali. Tra i più ottimisti su Pote spicca JP Morgan che lo scorso mese ha detto overweight con tp a 14,50 euro.