Notizie Indici e quotazioni Famiglie Usa pazze per l’azionario, i numeri di Goldman Sachs. Febbre meme stock solo all’inizio?

Famiglie Usa pazze per l’azionario, i numeri di Goldman Sachs. Febbre meme stock solo all’inizio?

22 Giugno 2021 13:03

Se Goldman Sachs ha ragione, la grande carica dei trader amatoriali iniziata quest’anno con il trading selvaggio sulle meme stock come GameStop, AMC Entertainment e BlackBerry è solo all’inizio.

Nella nota “The Great 2021 Retail Investor Stock Buying Boom” David Kostin, responsabile strategist della divisione dell’azionario Usa del colosso bancario, prevede che gli acquisti netti delle azioni da parte delle famiglie americane saliranno a $400 miliardi dai precedenti $350 miliardi, nel corso di quest’anno.

Da segnalare che, soltanto nel primo trimestre, i buy di titoli azionari da parte delle famiglie americane aveva rappresentato la fetta maggiore della domanda di equity, con acquisti netti concretizzati per un valore di $172 miliardi.

Nel mettere in evidenza l’esuberanza degli investitori retail (forse troppa?) Kostin ha calcolato che le famiglie Usa stanno investendo in media il 44% dei loro asset sull’azionario, poco al di sotto del record di tutti i tempi, pari al 46%, testato al record della bolla dot com (e conseguente esplosione).

C’è una minaccia che incombe tuttavia su questa esuberanza che tra l’altro, per la sua intensità, a detta di molti sarà sicuramente una esuberanza irrazionale.

La minaccia si chiama volatilità, ed è diventata più concreta soprattutto dopo l’ultimo meeting della Federal Reserve, con cui Jerome Powell & Co hanno aperto la porta all’eventualità di tassi più alti e all’inizio di un tapering del piano di Quantitative easing: una prospettiva che di certo non è gradita all’azionario.

Un chiaro alert anti meme stock ma anche anti-criptovalute è arrivato la scorsa settimana da Mr Big Short Michael Burry, il trader che nel 2008 ha fatto guadagnare al suo fondo d’investimento circa 2,6 miliardi di dollari scommettendo un miliardo di dollari sul crollo del mercato immobiliare americano: la sua storia è stata raccontata nel libro di Michael Lewis ‘The Big Short’ e nel successivo film La grande scommessa.

“Tutta questa febbre-speculazione scatenata nel mondo retail provocherà la madre di tutti i crash“, ha scritto in un tweet l’investitore Mr Big Short”, riferendosi all’euforia che da inizio anno ha investito il mondo cripto e le meme stock. “Le perdite di #MainStreet saranno grandi quasi quanto interi paesi”.

Burry ha aggiunto che, ad alimentare questa febbre, è il cosiddetto fenomeno FOMO, acronimo di Fear of Missing Out, paura di perdere l’occasione che, a suo avviso, sta gonfiando il valore degli asset a livelli insostenibili.

Ora numero uno del fondo Scion Asset Management, Mr Big Short ha lanciato l’allarme leverage, facendo notare che cripto fan si stanno indebitando in modo a suo avviso incosciente, pur di acquistare le loro criptovalute preferite.