Bce, De Guindos: potremmo rimuovere presto tetto massimo a dividendi banche
“Se il ritmo dell’attività che stiamo stimando continuerà, chiaramente questa raccomandazione prima o poi sparirà”. Così Luis De Guindos, vicepresidente della Bce, in un evento finanziario che si è svolto in Spagna, parlando della questione dei dividendi delle banche, la cui erogazione è stata prima vietata, poi soggetta a limitazioni, a causa della pandemia Covid-19.
La Bce prevede di prendere una decisione sui dividendi delle banche e anche sui buyback il prossimo 23 luglio.
Lo scorso 16 dicembre la Bce ha dato il via libera alle banche – con tanti paletti – per l’erogazione dei dividendi, dopo un digiuno, da parte degli azionisti in generale delle società finanziarie, durato mesi.
Così nel comunicato della Vigilanza bancaria della Bce di metà dicembre 2020:
“la Bce prevede che i dividendi e le operazioni di buyback azionari rimangano al di sotto del 15% dei profitti cumulati del periodo 2019-2020, e che non siano superiori ai 20 punti base del Common Equity Tier 1 (CET 1)”.
Praticamente alle banche è stato imposto un cap, di un tetto massimo, sulle cedole.
“Le banche che intendono pagare i dividendi o riacquistare le proprie azioni devono essere in utile e disporre di traiettorie di capitali robuste – si legge ancora nel comunicato, che ha informato, anche, che le raccomandazioni rimarranno valide fino al settembre del 2021.
La banca centrale ha chiesto agli istituti di usare anche “una moderazione estrema” nell’erogare i bonus ai loro dipendenti e di utilizzare il capitale, piuttosto, per finanziare le famiglie e le aziende.