Consumi: a maggio migliorano, ma è ancora – 27% sull’era pre-Covid
C’è un lieve miglioramento sui consumi a maggio in Italia, ma è ancora importante la distanza rispetto ai numeri registrati nell’era pre-Covid. Precisamente un -27% rispetto al maggio del 2019. I dati emergono da un report dell’Osservatorio permanente Confimprese-EY.
Ancora un mese di sofferenza per i consumi, dunque, che perdono oltre un quarto delle vendite, -27%, nel mese di maggio rispetto a maggio 2019, un risultato comunque migliore rispetto ad aprile 2021 che aveva chiuso a -63% rispetto ad aprile 2019.
Da inizio anno il bilancio è ancora fortemente negativo con una flessione pari a -49%. Si riduce la flessione dell’indicatore dei consumi del totale mercato dell’anno mobile 2021 vs 2020 con una contrazione pari a -24%.
L’Osservatorio permanente Confimprese-EY sui consumi di mercato analizza i dati di maggio 2021 sullo stesso mese 2019 e registra il benchmark sull’anno pre-Covid a parità di andamento. Il mercato sta recuperando punti percentuali ma rimane negativo. Nel mese di maggio 2021 vs maggio 2019 a farne le spese maggiori è sempre la ristorazione -48%, seguita da abbigliamento-accessori -22%, mentre registra un trend quasi in linea col 2019 il non food che chiude a -6%.
Tra i canali di vendita il travel si conferma il peggiore in flessione del -64%. I centri commerciali faticano a risalire la china e chiudono il mese a -33%, gli outlet a -13%, le high street a -26%, e le altre località a -19%.
Le aree geografiche mostrano andamenti abbastanza simili nel mese di maggio 2021 vs maggio 2019. La migliore è l’area Sud (Campania, Calabria, Sicilia, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata) col -17%, in netto recupero rispetto al mese precedente (-66%). L’area Nord-Est (Emilia-Romagna, Triveneto) registra il trend peggiore -32%, seguita dall’area Centro (Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Sardegna) -29% e dal Nord-Ovest (Lombardia, Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta) -28%.
«Nel mese di maggio – spiega Mario Maiocchi, direttore Centro studi retail Confimprese – segnaliamo un calo dei fatturati rispetto allo stesso periodo del 2019 ovvero pre-pandemia del -27%, che evidenzia un’inversione di tendenza purtroppo non sufficiente a compensare il fatturato progressivo gennaio-maggio di -49% ed è grosso modo in linea, -2%, con il 2020. Tuttavia, anche in maggio, permangono forti criticità per ristorazione e travel e di conseguenza la necessità di ulteriori supporti governativi per sostenere i consumi. Da segnalare il miglioramento registrato dall’area Sud che, con una flessione di 10 punti migliore del totale Paese, lascia ben sperare per il periodo estivo. Per il momento, comunque, il 2021 si prefigura come un altro anno orribile in linea con il 2020 e a -50% vs 2019».
In buona sostanza, l’analisi del mese di maggio su maggio 2019 rivela una situazione ancora molto volatile, dipendente dagli up & down dei mercati e dall’incertezza che ancora permane sul mondo dei consumi.
«È importante evidenziare che nel mese di maggio vi è stato un passo avanti, rispetto ad inizio anno, che potremmo interpretare come un segnale positivo di ripartenza del Paese e speranza nel futuro», dichiara Paolo Lobetti Bodoni, med business consulting leader di EY.
In buona sostanza, l’analisi del mese di maggio su maggio 2019 rivela una situazione ancora molto volatile, dipendente dagli up & down dei mercati e dall’incertezza che ancora permane sul mondo dei consumi.