Wall Street: dividendi banche fanno il record dello S&P 500. Goldman Sachs sceglie il titolo idea top
Sono le banche oggi a fare da assist all’indice S&P 500, che tocca un nuovo record, insieme al Nasdaq Composite, che vola a un nuovo massimo, supportato dalle growth stocks. Il Dow Jones sale dello 0,26% a 34.362 punti; lo S&P fa +0,13% a 4.295, mentre il Nasdaq avanza dello 0,10% a 14.513 punti.
Le banche sono protagoniste dopo la raffica di comunicati resi noti nella giornata di ieri sui loro piani di remunerazione del capitale. La pubblicazione ha seguito l’esito degli stress test della Federal Reserve, annunciato giovedì scorso, da cui è emerso che tutte le 23 principali banche degli Stati Uniti hanno superato la prova.
Forti acquisti soprattutto sul titolo Morgan Stanley, che ha reso noto che raddoppierà i dividendi trimestrali, procedendo contestualmente a un nuovo piano di buyback azionario del valore di $12 miliardi fino a giugno del 2022. Le quotazioni sono volate fino a +4% circa, e ora salgono del 2,8%.
JP Morgan (titolo in lieve rialzo) aumenterà i dividendi trimestrali dell’11% a $1 per azione dagli attuali 90 centesimi per azione corrisposti ai suoi azionisti. Il colosso bancario americano proseguirà con l’operazione in corso di buyback azionario, in quanto “continua a essere autorizzata” a portarlo avanti.
Bank of America ha comunicato che aumenterà le proprie cedole del 17% a 21 centesimi per azione, dopo avere annunciato nel mese di aprile un piano di buyback azionario del valore di $25 miliardi. Titolo in calo di mezzo punto percentuale circa.
Goldman Sachs incrementerà i dividendi del 60% a $2 per azione, in attesa dell’approvazione del cda. Il titolo sale di oltre +1% sostenendo il Dow Jones.
Così come Morgan Stanley, anche Wells Fargo ha reso noto che raddoppierà i dividendi, in questo caso a 20 centesimi per azione. Wells Fargo ha annunciato anche che, a partire dal terzo trimestre, avvierà un piano di buyback azionario del valore di $18 miliardi.
In realtà l’aumento delle cedole da parte di Wells Fargo era largamente atteso dagli analisti in quanto l’istituto è stato uno dei pochi costretto a tagliare i dividendi dopo gli stress test dell’anno scorso. Essendo la notizia già scontata, l’azione riporta un ribasso.
Niente aumento dei dividendi, infine, per Citigroup, con la ceo Jane Fraser che non ha fatto nessun annuncio su un eventuale incremento delle cedole.
Diversamente dalle altre banche, Citi aveva reso noto che avrebbe aumentato quest’anno i cuscinetti di capitale, fattore che potrebbe aver ridotto la sua capacità di remunerazione del capitale.
“Aspettiamo il momento di continuare con i nostri interventi pianificati sul capitale, inclusi dividendi sulle azioni ordinarie di almeno 51 centesimi di dollari, e di portare avanti i riacquisti di azioni, che sono particolarmente attraenti, visto che la nostra azione ha un valore inferiore a quello del valore di libro per azione”, ha detto Fraser.
Il titolo Citigroup perde l’1,60%.
Tra gli altri titoli, occhio al rialzo di Boeing dopo l’annuncio della compagnia aerea United, che acquisterà 200 aerei Max prodotti dal colosso aerospaziale. Il settore industriale è sostenuto anche da General Electric, che avanza di oltre +1% dopo che Goldman Sachs ha definito l’azione “una idea top”.
Buy anche sui titoli delle aziende nel settore edilizio e immobiliare, complice le novità arrivate dal mercato immobiliare made in Usa.
L’indice nazionale dei prezzi delle case, lo S&P CoreLogic Case-Shiller National Home Price Index, è balzato su base annua del 14,6%, ad aprile, rispetto al +13,3% di marzo.
L’indice US Case-Shiller che monitora il trend dei prezzi delle case delle 20 principali aree metropolitane degli Stati Uniti è salito inoltre del 14,9% su base annua, rispetto al rialzo precedente del 14,5%. Su base mensile, i prezzi sono saliti del 2,1%, rispetto al +2,2% e dell’1,6% tenendo in considerazione gli aggiustamenti effettuati su base stagionale.
“La performance di aprile è stata davvero straordinaria”, ha commentato Craig Lazzara, managing director e responsabile globale della strategia di investimenti sull’indice presso S&P DJI. “Il guadagno del 14,6% riportato dall’indice nazionale National Composite è letteralmente il massimo in più dei 30 anni dei dati resi noti dallo S&P CoreLogic Case-Shiller”, ha aggiunto.
Wall Street si appresta a terminare il mese di giugno e, anche, il secondo trimestre dell’anno.
In questo mese di giugno, lo S&P 500 è salito per il quinto mese consecutivo, mentre il Nasdaq ha riportato il settimo mese di guadagni degli ultimi otto.
Il Dow Jones, invece, si appresta a chiudere il mese in rosso, dopo quattro mesi consecutivi di rialzi. Dall’inizio dell’anno fino alla chiusura della sessione di ieri, lo S&P 500 è in rialzo del 14% e il Dow Jones e il Nasdaq sono in crescita del 12%.
“I mercati hanno iniziato l’anno in modo solido quest’anno – ha commentato il responsabile strategist di mercato di LPL Financial Ryan Detrick – Tuttavia, la maggior parte di quei guadagni è arrivata all’inizio dell’anno, e molte azioni hanno vissuto una fase di stagnazione negli ultimi mesi”.
Detrick ritiene che gli investitori dovrebbero rimanere overweight sull’azionario rispetto ai bond, ma segnala la presenza di preoccupazioni nel mercato, incluse le valutazioni elevate.
Intanto, il mese di giugno si conclude con il rally delle azioni growth come Tesla, Facebook, Amazon, Apple, con un rialzo del 6%, e con il dietrofront dei titoli value, che hanno perso più dell’1%.
“Il fatto che il comparto growth abbia rotto alcune resistenze è un fattore che ha portato l’indice S&P 500 a testare nuovi record – ha commentato JC O’Hara, responsabile analisi tecnica del mercato presso MKM Partners – Siamo in una situazione in cui le azioni growth potrebbero continuare a fare meglio di quelle value, nel corso delle prossime settimane, in base a quanto suggerisce l’analisi tecnica”.