Futures Usa deboli, borsa Tokyo piatta, attenti a dati Cina. A Hong Kong fa furore Ipo Hutchmed: titolo oltre +50%
Futures Usa poco mossi, dopo che l’indice S&P 500 ha riportato la sua quarta sessione consecutiva di rialzi, testando un nuovo record, pur chiudendo piatto, a 4.291,80 punti.
Record anche per il Nasdaq, salito dello 0,19% a 14.528 punti circa, mentre il Dow Jones ha chiuso con una variazione di appena +0,03% a 34.292. In Asia azionario misto, con l’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo piatto, in calo dello 0,07% a 28.971 punti circa.
La borsa di Shanghai segna un lieve rialzo, pari a +0,30%, mentre la borsa di Hong Kong cede mezzo punto percentuale circa; Sidney fa +0,40%, Seoul +0,46%.
Focus sul titolo della società farmaceutica cinese Hutchmed, specializzata nella commercializzazione di medicinali per il trattamento del cancro, che ha fatto il suo debutto alla borsa di Hong Kong, balzando di oltre +50%. Il titolo è già quotato sul Nasdaq.
Dal fronte macroeconomico, resa nota la produzione industriale del Giappone, scesa a maggio del 5,9%, riportando la prima flessione in tre mesi. E’ quanto emerge dalla lettura preliminare del dato, che ha fatto peggio delle stime (-2,4%), rallentando in modo significativo rispetto al precedente rialzo pari a +2,9% di aprile. Su base annua, il trend è stato invece di un balzo del 22%, meglio del +20% stimato e in accelerazione rispetto al +15,8% di aprile.
Diramati i numeri ufficiali degli indici Pmi della Cina, relativi al mese di giugno. Il Pmi manifatturiero si è attestato a 50,9 punti, in lieve calo rispetto ai 51 punti di maggio, e praticamente in linea con i 50,8 punti attesi dal consensus. Il dato è rimasto al di sopra dei 50 punti, linea di demarcazione tra fase di contrazione dell’attività economica – valori al di sotto – e di espansione – valori al di sopra. L’indice Pmi non manifatturiero ha rallentato il passo anch’esso, a quota 53,5 punti, rispetto ai 55,2 punti precedenti ma meglio dei 52,7 punti stimati. Il Pmi Composite si è attestato a 52,9 punti, in calo rispetto ai precedenti 54,2 punti.
Così Julian Evans-Pritchard, economista senior per la Cina presso Capital Economics, ha scritto in una nota, commentando la diffusione degli indici Pmi della Cina:
“Gli ultimi dati sono in linea con la nostra view, secondo cui il tasso di crescita rallenterà quest’anno, ora che l’economia viaggia già al di sopra del trend precedente la pandemia. La domanda estera per i beni al consumo cinesi dovrebbe scendere ulteriormente nell’arco dei prossimi trimestri, con le vaccinazioni che consentiranno alle dinamiche dei consumi globali di normalizzarsi”.