La Juventus si affida ad Arrivabene, investitori non digeriscono AdC record da 400 milioni
Nuova ricapitalizzazione per la Juventus,costretta a correre a una ingente iniezione di liquidità complici le forti ricadute dell’emergenza Covid sui conti della società.
Il Consiglio di Amministrazione del club bianconero, riunitosi ieri a Torino, ha esaminato gli impatti derivanti dal protrarsi della pandemia da Covid-19 e i principali dati economico-finanziari di aggiornamento del Piano di sviluppo per gli esercizi 2019/24 approvato prima della pandemia. Così come preannunciato dai rumor delle scorse settimane, gli impatti della pandemia – stimati dalla Juve in 320 milioni complessivi per il periodo compreso tra marzo 2020 e giugno 2022 – costringono la società a un rafforzamento patrimoniale mediante aumento di capitale fino a massimi € 400 milioni.
La proposta di aumento di capitale sarà esaminata e definita nella riunione del Consiglio di Amministrazione del prossimo settembre, che sarà chiamata ad approvare il progetto di bilancio e il bilancio consolidato per l’esercizio chiuso al 30 giugno 2021, in vista dell’Assemblea degli Azionisti di Juventus che sarà convocata per l’approvazione del bilancio di esercizio 2020/21. L’azionista di maggioranza EXOR (che detiene il 63,8% del capitale sociale di Juventus) ha espresso il proprio sostegno all’operazione e si è impegnato a sottoscrivere la porzione di aumento di capitale di propria pertinenza.
Arrivabene nuovo ad dell’area Football
Confermati comunque gli obiettivi strategici di lungo periodo di cui al piano di sviluppo 2019/24 in tema di competitività sportiva e sostenibilità economico-finanziaria. Dopo il cambio in panchina con il ritorno di Massimiliano Allegri al posto di Pirlo, la JUve ha anche formalizzato ieri la nomina di Maurizio Arrivabene nel ruolo di amministratore delegato Area Football. Arrivabene è componente del CdA già dal 2012. Negli scorsi annni ha ricoperto il ruolo di direttore generale della gestione sportiva e team principal della Ferrari (dal 2014 al 2019).
A Piazza Affari il titolo Juventus paga dazio oggi (-2,5% a 0,704 euro). Nella prima metà dell’anno la Juventus non ha seguito il rally dei mercati e segna un saldo negativo di -14% YTD e -23% se si allarga l’orizzonte agli ultimi 12 mesi.
Tutti i costi della pandemia
Nel dettaglio, la Juve sottolinea come la pandemia ha ridotto direttamente e indirettamente l’apporto di numerose voci di ricavo (principalmente da gare e da prodotti), incidendo sulle prospettive di realizzazione o di incremento delle stesse e di altri proventi (principalmente legati alla gestione dei calciatori) e ha incrementato talune voci di costo, generando un rilevante impatto negativo sia di natura economico-patrimoniale sul risultato di esercizio e sul patrimonio netto, sia di natura finanziaria sul cash-flow.
Rispetto ai dati previsti nel Piano, le stime esaminate dal CdA quantificano in € 320 milioni gli effetti negativi complessivi diretti ed indiretti per il periodo compreso tra marzo 2020 e giugno 2022. La Juve prevede una progressiva eliminazione delle misure restrittive nel corso dell’esercizio 2021/22 e una sostanziale e progressiva normalizzazione del contesto economico generale a partire dal secondo semestre del 2022.
La Juve ha riportato una perdita netta di 113,7 mln nel 1° semestre dell’esercizio 2020-2021. I debiti finanziari ammontano a quasi 358 milioni di euro con patrimonio netto sceso a 125,5 mln. Da valutare le prossime mosse di mercato con il club che proverà a ridurre il monte ingaggi per la nuova stagione e ricavare plusvalenze da compra-vendita giocatori. Tra le maggiori incognite c’è chiaramente il futuro di Cristiano Ronaldo che con il suo ingaggio record grava non poco sulle casse bianconere.
Oggi alle 14:30 è prevista una conferenza stampa con la presenza di Andrea Agnelli (presidente), Pavel Nedved (Vice Presidente), Maurizio Arrivabene e Federico Cherubini (Football Director).