Piazza Affari limita i danni, sul Ftse Mib brilla Banco BPM
La penultima seduta della settimana si è chiusa con un moderato calo per Piazza Affari all’indomani del tonfo maggiore a circa due anni per gli indici di Wall Street complici le crescenti preoccupazioni per l’impatto sulle aziende dell’inflazione alta e delle politiche restrittive delle banche centrali. Indici di Wall Street che oggi sono in territorio misto, con un tentativo di rimbalzo dei titoli tecnologici. Dal fronte macro indicazioni non ottime dalle richieste iniziali sussidi disoccupazione, in rialzo a 218.000 nell’ultima settimana, sui massimi in quattro mesi.
A Milano l’indice Ftse Mib ha chiuso a 24.065 (-0,09%), in recupero dai minimi di giornata. Bene oggi Generali (+0,56%) che ha annunciato i conti del primo trimestre. Il risultato operativo è salito a 1,6 miliardi di euro, battendo le attese. Anche l’utile netto ha battuto le aspettative ma è calato a 727 milioni, un dato che “risente delle svalutazioni sugli investimenti russi per 136 milioni”. Segni positivi per Banco BPM (+2,17%), miglior performer tra le banche davanti a Unicredit (+1,35%) che conferma il suo momento positivo allungando sopra i 10 euro.
Nelle retrovie invece Moncler (-1,37%), così come Amplifon che ha lasciato sul terreno circa il 3 per cento.