Tassi giù fanno soffrire le banche: Unicredit e Intesa Sanpaolo in coda al Ftse Mib
Si conferma il momento delicato per il settore bancario. Oggi l’indice Euro Stoxx Banks segna una flessione di ben l’1,27%, attestandosi sui minimi a oltre due mesi. Movimento discendente che colpisce anche le banche del Ftse Mib: Unicredit è la peggiore con -1,86% in area 9,71 euro. Calo di oltre l’1% per Bper, Intesa Sanpaolo e Banco BPM.
IL settore paga il nuovo ritracciamento dei tassi sull’obbligazionari. Oltreoceano i tassi USA a lungo termine sono ritornati su livelli piuttosto bassi (il decennale sotto 1,35%, al minimo da febbraio) complice anche il deludente dato sull’ISM. “L’andamento dei tassi potrebbe riflettere una temporanea preoccupazione sulla crescita a lungo termine, alla luce di indici anticipatori recentemente deludenti (in particolare USA e
Cina)”, rimarcano oggi gli esperti di MPS Capital Services.
Per le banche italiane sullo sfondo rimane l’argomento M&A. Sulla stampa continua a tenere banco il possibile spezzatino di MPS, mentre oggi l’Avvenire torna a parlare di una possibile Opa su Banco BPM. Facendo i calcoli sui bonus fiscali del Decreto Sostegno bis, le banche d’affari hanno messo in evidenza benefici per 3,9 miliardi di euro dall’aggregazione UniCredit-Banco BPM contro i 2,9 miliardi del matrimonio UniCredit-Mps e il miliardo di quello Banco BPM-Bper.