Piazza Affari in rosso, Ftse Mib sotto 25mila. Male le banche e Stellantis, ma Telecom fa peggio
Fitte vendite a Piazza Affari, maglia nera d’Europa. Sui mercati sono pesati i timori sulla crescita economica, con la diffusione della variante Delta del Covid-19. Non hanno aiutato nemmeno le minute del Fomc, in cui è emerso che le condizioni per avviare un tapering del Quantitative easing sono state “in qualche modo centrate prima di quanto anticipato” secondo alcuni funzionari della banca centrale americana. Da qui il nuovo calo dei tassi. E’ continuata infatti la discesa dei rendimenti sull’obbligazionario (tassi Treasury Usa 10Y ai minimi a oltre 4 mesi sotto l’1,3%). Gli operatori hanno dovuto fare i conti anche con la prospettiva di una politica accomodante più duratura da parte della Bce che oggi ha annunciato la strategy review che prevede una maggiore tolleranza a inflazione sopra il target del 2%. In questo contesto l’indice Ftse Mib ha chiuso con una flessione del 2,5% sotto la soglia dei 25.000 punti a quota 24.641 punti.
Male le banche, già in affanno alla vigilia in scia al calo dei tassi e che oggi hanno perso ulteriore terreno, con le speranze sul presentarsi di un contesto più favorevole alla loro redditività con rialzi eventuali dei tassi che si affievoliscono. Tra i peggiori, con ribassi di oltre il 3% Banco BPM, Bper e Unicredit. Il titolo del gruppo di Piazza Gae Aulenti viaggia sui minimi a due mesi con un saldo di -13% circa nell’ultimo mese.
Ma ha fatto ancora peggio Telecom Italia, che ha ceduto 4 punti percentuali finendo a 0,39 euro, dopo che l’Antitrust ha avviato un’istruttoria riguardo ad alcune clausole dell’accordo fra Tim e Dazn per la distribuzione e il supporto tecnologico relativo ai contenuti dei Pacchetti 1 e 3 dei diritti per la visione delle partite del Campionato di calcio di Serie A nel triennio 2021-2024.
In affanno anche Stellantis (-3,35% a 16 euro) nel giorno dell’EV Day, in cui ha illustrato la strategia sull’elettrificazione. Il gruppo guidato da Carlos Tavares punta a oltre il 70% delle vendite in UE da veicoli a basse emissioni (LEV) entro il 2030 e pianifica oltre 30 mld di euro di investimenti nell’elettrificazione entro il 2025. Male anche Exor, in assoluto la peggiore azione di oggi del listino Ftse Mib, con un -4,16%.