News Notizie Indici e quotazioni Ansia da variante Delta, boom casi in Usa. Wall Street futures KO, Dow Jones -450 punti

Ansia da variante Delta, boom casi in Usa. Wall Street futures KO, Dow Jones -450 punti

19 Luglio 2021 13:52

Il balzo dei casi di infezioni Covid-19 nel mondo affossa anche Wall Street, con i futures sul Dow Jones che capitolano di 450 punti. I tassi sui Treasuries a 10 anni scivolano fin sotto l’1,25%, scontando la prospettiva del rallentamento dell’economia con nuove eventuali misure di restrizione.

Negli Stati Uniti, i contagi sono tornati a salire questo mese, a causa del diffondersi della variante Delta tra i non vaccinati.

Stando ai dati del CDC, nei sette giorni terminati venerdì scorso, gli Stati Uniti hanno fatto fronte a una media di quasi 30.000 nuovi casi al giorno, in deciso rialzo rispetto alla media di 11.000 nuovi casi al giorno del mese scorso.

A Wall Street cedono così soprattutto i titoli che hanno beneficiato della riapertura delle economie come quelli delle compagnie aeree: in premercato United Airlines ha perso fino a -2,7%; in perdita di oltre il 2% anche Delta e American Airlines.

Con la variante Delta che si sta diffondendo ovunque, perdono i titoli delle multinazionali del calibro di Caterpillar, Boeing e General Motors, in calo anch’esse di oltre il 2%.

Tra i titoli peggiori, anche quelli del settore oil ed energetici, che pagano, oltre al timore di un nuovo rallentamento della domanda, che si verificherebbe sicuramente nel caso in cui il mondo intero ricorresse a nuove misure di lockdown, la decisione sulla produzione dei prossimi mesi annunciata finalmente dall’Opec+, dopo una serie di fumate nere.

A partire dal mese di agosto, la produzione dei paesi esportatori Opec e non Opec aumenterà ogni mese di 400.000 barili al giorno, riversando così sui mercati, entro il settembre del 2022, 5,8 milioni di barili al giorno.

“La produzione complessiva – si legge nel comunicato diramato ieri dall’Opec+ – sarà rivista al rialzo su base mensile, e a partire da agosto del 2021, di 400.000 barili al giorno, fino a liberare 5,8 milioni di barili al giorno. Nel dicembre del 2021 valuteremo gli sviluppi del mercato e la performance dei paesi partecipanti (all’Opec+)”.

“Il meeting – si legge all’inizio della nota – ha rilevato il continuo rafforzamento dei fondamentali del mercato, con la domanda di petrolio che sta mostrando chiari segnali di miglioramento e con le scorte dei paesi Ocse che stanno scendendo, grazie alla ripresa economica che prosegue nella maggior parte del mondo, sulla scia dell’accelerazione dei programmi di vaccinazione”.

Ancora, a partire dal 1° maggio del 2022, diventeranno effettive le nuove soglie base da cui partire per effettuare i successivi aggiustamenti della produzione.

Lo scoglio rappresentato dalle tensioni tra gli Emirati Arabi Uniti e l’Arabia Saudita è stato superato con la fissazione di nuove soglie base da cui far partire i futuri aggiustamenti che intereseranno l’output.

Si apre un’ennesima settimana intensa di questa stagione degli utili trimestrali Usa, con nove componenti del Dow Jones che diffonderanno i loro bilanci, così come 76 società quotate sullo S&P 500.

La scorsa settimana il Dow Jones e lo S&P 500 hanno ceduto rispettivamente lo 0,52% e lo 0,97%, mentre il Nasdaq Composite ha fatto di peggio, riportando una flessione dell’1,87%, concludendo così la settimana peggiore dal mese di maggio.