Mps, Tesoro insiste su UniCredit: soluzione vicina? Il mercato ci spera, titolo Monte Stato oltre +6%
Vicina una soluzione per Mps? Il mercato ci scommette, premiando il titolo, che balza dopo le indiscrezioni riportate da Mf-Milano Finanza e di Reuters, secondo cui il Tesoro maggiore azionista starebbe lavorando per andare incontro alle richieste di UniCredit, nella speranza di convincere l’AD di Piazza Gae Aulenti Andrea Orcel a dire sì alle nozze tra le due banche.
Reuters ha citato quanto riferito da tre fonti vicine al dossier più rovente poggiato sulla scrivania del presidente del Consiglio Mario Draghi:
“Nonostante l’assenza di progressi significativi nelle trattative che vanno avanti, il Tesoro considera tuttora UniCredit l’opzione migliore per il Monte dei Paschi”.
Le controparti, hanno precisato le fonti, hanno avvertito che un qualsiasi accordo richiederà del tempo.
Una fonte, in particolare, ha sottolineato che le posizioni sono ancora distanti e che è troppo presto per prevedere il risultato dei negoziati. Nessun commento è arrivato da UniCredit.
A tal proposito Mf-Milano Finanza ha riportato che il “Tesoro sta preparando la proposta su Mps” da presentare alle potenziali acquirenti UniCredit e Banco BPM.
La proposta del Mef, primo azionita di Monte dei Paschi, dovrebbe arrivare nei prossimi giorni.
“Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza – scrive Luca Gualtieri – entro la prima settimana di agosto il Tesoro dovrebbe sottoporre alle potenziali controparti una proposta definitiva per il progetto di privatizzazione”. Viene preciato che “non si tratterà di un ultimatum o di un documento non negoziabile”.
La proposta verrebbe articolata in sei punti: 1) minimizzazione o trasferimento dei rischi legali (che oggi ammontano a una decina di miliardi). 2)Pulizia dell’attivo con dismissione di crediti deteriorati; 3)Creazione di una dotazione patrimoniale adeguata; 4) Trasformazione delle Dta in crediti fiscali. 5) Valutazione pre-money e post-money. 6) Trattamento delle risorse con possibile copertura dei costi di ristrutturazione”.
Successivamente alla presentazione della proposta ai “potenziali partner, il Tesoro si darà un mese di tempo per cercare l’accordo”.
Il quotidiano ricorda tuttavia che sia UniCredit che Banco BPM “sono ancora assai tiepide”.
Di conseguenza, se il Tesoro “non avrà in mano un memorandum of understanding per la metà di settembre, potrebbero ripartire i contatti formali con la Ue per chiedere un rinvio della exit” del Tesoro dal Monte di Stato.
Il titolo UniCredit balza di oltre +3%, a fronte dell’indice Ftse Mib di Piazza Affari che, alle 16 circa ora italiana, avanza di oltre +2%.