News Notizie Notizie Italia Ftse Mib chiude a +1%: sprint di Stm dopo i conti, male Amplifon

Ftse Mib chiude a +1%: sprint di Stm dopo i conti, male Amplifon

29 Luglio 2021 17:52

Piazza Affari corre anche oggi. L’indice Ftse Mib ha chiuso a 25.516 punti, in rialzo dell’1,01%. Buona la reazione dei mercati al meeting Fed e ai dati sul PIL Usa, cresciuto ‘solo’ del 6,5% annualizzato nel II trimestre contro il +8,5% atteso. I consumi, tuttavia, sono stati ancora una volta estremamente robusti all’11,8% annualizzato.

Crescita meno sostenuta che ha rafforzato le aspettative di un sostegno da parte della Federal Reserve con una politica monetaria ancora accomodante.

Tra le blue chip milanesi scatto a +5,56% di Stm sopra i 35 euro, sui massimi da febbraio. STM ha chiuso il secondo trimestre con un utile netto di 412 milioni di dollari e ricavi migliori delle attese (+43,4% a/a), spinti dalla forte domanda di chip. Anche le previsioni per il terzo trimestre superiori alle stime di mercato. Il produttore di chip italo-francese stima per il terzo trimestre ricavi netti a 3,20 Mld$, sopra le stime di mercato di 3,08 Mld$, ed un margine lordo al 41%.

Tra i migliori oggi anche Stellantis (+3,36% a 16,35 euro) che trova sponda della revisione al rialzo della guidance da parte del colosso tedesco Volkswagen.

Giù dell’1,68% Amplifon nonostante i conti trimestrali siano andati oltre le attese con ricavi più che raddoppiati a 518,6 mln nel 2° trimestre e la revisione al rialzo della guidance 2021 che ora indica ricavi consolidati di circa 1,93 mld di euro ed ebitda margin in rialzo a circa 24,8% su base ricorrente. Il prossimo 13 settembre Amplifon terrà in modalità virtuale il proprio Capital Markets Day.

In corsa oggi anche il titolo ENI (+0,98% a 10,014 euro) che si accoda al buon umore dei mercati e in particolare del settore oil. A dare slancio sono stati i solidi numeri trimestrali diffusi da Shell (utile netto adjusted di 5,53 mld di dollari, livello più alto dal 4° trimestre 2018 e sopra le attese degli analisti), accompagnati dall’aumento del 38% del dividendo trimestrale e del via a un piano di buyback da 2 miliardi di dollari che intende completare entro fine 2021.