Sul forex, il cambio euro/dollaro si attesta a 1,087 mentre il dollaro/yen viaggia a 148,3.
Borse Europa archiviano l’ultima seduta della settimana all’insegna degli acquisti grazie a un mix di fattori

Fonte immagine: iStock
Le borse europee chiudono l’ultima seduta della settimana all’insegna degli acquisti, sostenute da un mix di fattori.
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 14 marzo 2025
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 conclude in rialzo dell’1,5%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib termina la sessione in progresso dell’1,73%% a 38.655,30 punti.
Positivi anche il Dax tedesco (+2%) e il Cac40 francese (+1,1%) e l’Ibex35 spagnolo (+1,5%).
SEGUI: Indici di Borsa Mondiali
Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolar modo su Iveco Group +7,18%, Leonardo +7,13% e Buzzi +7,00%.
Al contrario, le vendite colpiscono soprattutto Diasorin -2,67%, Snam -1,39% e Nexi -1,07%.
SEGUI: Quotazioni titoli Piazza Affari
Obbligazioni e Spread Btp/Bund
Nel comparto obbligazionario il rendimento dei Treasury Usa resta in area 4,3%. Lo Spread Btp/Bund 112,51 (-1,58%) con il rendimento del decennale tedesco al 2,88% e il Btp al 4,0%.
SEGUI: Valore Spread BTP/BUND 10 anni
Forex, Commodity e Cripto
Tra le materie prime, il petrolio Brent -0,69% a 70 dollari al barile.
L’oro +0,07% scambia in area 3.000 dollari l’oncia.
Fra le criptovalute, Bitcoin si riavvicina a 85.000 dollari.
Gli eventi della giornata
La minore probabilità di uno shutdown governativo negli Usa sostiene un rimbalzo a Wall Street, nonostante il calo della fiducia dei consumatori, misurata dall’Università del Michigan, ai minimi da due anni (57,9 punti), con prospettive di inflazione a un anno balzate al 4,9% (massimo dal 2022).
A migliorare il sentiment contribuiscono la prospettiva di nuovi stimoli in Cina e l’accordo tra le forze di governo in Germania per aumentare la spesa in difesa e infrastrutture. Sullo sfondo restano le preoccupazioni per i dazi di Trump e le ritorsioni dei Paesi colpiti.
In giornata la produzione industriale dell’Italia ha evidenziato un aumento del 3,2% a gennaio, mentre il Pil Uk ha registrato una contrazione a sorpresa nel primo mese dell’anno.
Per quanto riguarda la prossima settimana l’attenzione è rivolta alle riunioni delle banche centrali, in particolare la Fed, la Boj e la Boe. Focus anche sul voto del Parlamento tedesco sulla riforma del “freno del debito”. Dall’agenda macro, in arrivo i dati sulle vendite al dettaglio negli Usa e in Cina.