Wall Street: futures Nasdaq scivolano fin oltre -1%. Sell off su Amazon (-7%). Pinterest crolla di quasi -21%
Attesa a Wall Street per l’indice più importante per la Fed per monitorare il trend dell’inflazione Usa: l’indice delle spese per consumi personali, che sarà reso noto alle 14.30 ora italiana. Nel frattempo, i futures sul Nasdaq perdono lo 0,93% dopo essere scivolati di oltre l’1%, sulla scia delle vendite che stanno colpendo soprattutto Amazon (titolo ha ceduto nelle contrattazioni dell’afterhours fin oltre -7%, ora in premercato perde oltre -6%) e Pinterest, che segna un tonfo di quasi -21%.
I futures sul Dow Jones perdono lo 0,25% a 34.866 punti, mentre i futures sullo S&P 500 arretrano dello 0,57% a 4.386 punti circa.
Sia Amazon che Pinterest hanno diffuso bilanci che non hanno convinto gli analisti.
In particolare il fatturato di Amazon si è attestato nel secondo trimestre dell’anno a $113,08 miliardi, al di sotto dei $115,2 miliardi attesi dal consensus degli analisti intervistati da Refinitiv. La crescita del giro d’affari è stata pari a +27% su base annua, in forte rallentamento rispetto al tasso di crescita pari a +41% del fatturato del secondo trimestre del 2020. Il fatturato del secondo trimestre è stato peggiore delle attese per la prima volta in tre anni, a fronte di una guidance debole.
Praticamente, con il reopening dell’economia globale, ad Amazon è venuto a mancare quel forte assist delle misure in stile ‘stay home’, che avevano portato i consumatori, confinati nelle loro case, a fare di incetta di acquisti online.
Ad affossare le quotazioni di Pinterest è stata la notizia della perdita degli utenti mensili nel corso del trimestre terminato il 30 giugno scorso.
Si guarda anche al debutto della società di trading online Robinhood, approdata al Nasdaq ieri con una operazione di Ipo al prezzo di collocamento di $38. Il titolo ha chiuso in calo di oltre l’8% a $34,82 e in premercato arretra di oltre l’1%.
Titolo Procter&Gamble +1%, dopo che il colosso dei prodotti al consumo ha annunciato di aver concluso il secondo trimestre dell’anno con utili e un fatturato migliori delle stime. Allo stesso tempo, la multinazionale americana ha avvertito che i costi delle commodities potrebbero colpire i suoi utili nel corso del prossimo anno.
Si sta per concludere un mese comunque positivo per Wall Street: dall’inizio di luglio il Nasdaq Composite e il Dow Jones sono saliti rispettivamente dell’1,89% e dell’1,69%, mentre l’indice benchmark S&P 500 ha segnato un rialzo del 2,83%.
A sostenere l’indice, sono stati le utilities, i titoli tecnologici e dei settori health-care e real estate. Debolezza invece nel mese per i titoli energetici e finanziari.