I titoli del giorno a Piazza Affari: vendite su Stellantis, segno più per le utility

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Peggiora il sentiment sulle principali Borse europee, con Piazza Affari che cede oltre il 2% e si allontana dalla soglia dei 39mila punti. A pesare sui listini è la politica commerciale targata Trump, con l’entrata in vigore delle nuove tariffe contro Cina, Canada e Messico e le ritorsioni di Pechino e del governo canadese. Sono già arrivate le prime risposte: la Cina ha annunciato tariffe fino al 15% su diversi prodotti alimentari e agricoli americani, mentre il Canada ha imposto sanzioni del 25% su circa 21 miliardi di dollari di beni Usa, minacciando un secondo round entro poche settimane.
Intanto oggi è atteso il discorso di Trump al Congresso importante “per vedere se oltre al tema dazi – suggeriscono da Mps Capital Services – fornirà dettagli sulle altre misure annunciate in campagna elettorale come tagli alle tasse e deregulation”.
A Piazza Affari il clima è teso, con l’indice Ftse Mib che cede a metà seduta quasi il 2,5% a quota 38.104,46 punti. Tra le peggiori del listino Stellantis, segni positivi per le utility.
Stellantis KO, impatto dazi Trump e dati immatricolazioni
Le notizie legate alla scure dei dazi penalizza alcuni titoli più di altri a Piazza Affari. Tra i più colpiti c’è Stellantis che cede il 6,6% sui cui pesa l’inasprimento della guerra commerciale.
“Trump ha confermato dazi Usa che da oggi sono in vigore (25% per le importazioni da Messico e Canada); effetti complessivi ancora da chiarire, di sicuro negativi per il settore auto nel suo complesso“, sottolineano da Equita che indicano tra le società più colpite sicuramente Stellantis, e in misura minore Eurogroup, Brembo, Sogefi e Pirelli. Anche Banca Akros, tra i titoli sotto copertura, indica Stellantis, ma anche Pirelli, Campari e Brembo tra le aziende “interessate dall’impatto dei dazi Messico-Canada”. Per i dazi in Cina, gli analisti indicano STM (indirettamente tramite Hon Hai) e De Longhi.
Notizie non certo brillanti anche sul fronte immatricolazioni per Stellantis, con i cali registrati a febbraio nei due paesi europei più importanti: ovvero la Francia e l’Italia. Su quest’ultimo fronte il gruppo europeo dell’auto ha chiuso il mese di febbraio con le immatricolazioni che registrano una flessione annua del 14,7%, facendo peggio del mercato che ha chiuso con un calo più contenuto e pari a 6,3%.
Intonazione positiva per le utility
Segno positivo per il settore delle utility a Piazza Affari. Tra le migliori spiccano Snam che sale di oltre il 2%, ma anche Terna (+2,1%). Bene anche Leonardo che, dopo la sbornia di acquisti di ieri in compagnia delle big europee della difesa (il titolo ha chiuso con un rialzo di oltre il 16%), al momento avanza dell’1,2% e resta sopra i 45 euro.
Restando su Snam, è di ieri la notizia che la società, attraverso la controllata Stogit, ha perfezionato l’acquisizione da Edison del 100% del capitale sociale di Edison Stoccaggio, per un controvalore di circa 565 milioni di euro, comprensivo degli aggiustamenti previsti dal contratto di compravendita e della ticking fee. L’operazione prevede inoltre un earn-out che potrà essere corrisposto da parte di Stogit a Edison in caso di esito positivo del contenzioso amministrativo tutt’ora in corso relativo ai ricavi riconosciuti negli anni precedenti per le attività del sito di San Potito e Cotignola.
“In uno scenario che permane fragile e complesso, con questa operazione aggiungiamo un importante tassello al percorso intrapreso per rafforzare l’approccio sistemico alla sicurezza energetica del Paese. Con le altre iniziative che ci vedono fortemente impegnati, l’obiettivo è quello di dotare il sistema italiano ed europeo degli ulteriori elementi di solidità e sicurezza che sono necessari per un migliore equilibrio del mercato e una maggiore competitività”, ha commentato Stefano Venier, amministratore delegato di Snam.
Con questa operazione, spiega la società in una nota, la capacità complessiva di stoccaggio in capo a Snam salirà a circa 18 miliardi di metri cubi, di cui 4,6 di riserva strategica, pari a oltre il 17% della capacità europea, consolidando la posizione di leadership del Gruppo nel settore a livello continentale.