Trump frena su tariffe Cina ma non esclude opzioni
Il presidente Donald Trump ha dichiarato di preferire non dover imporre tariffe sulla Cina, sorprendendo i mercati con i suoi commenti concilianti verso la seconda economia mondiale, anche se continua a minacciare azioni di ampia portata. “Abbiamo un potere molto grande sulla Cina, e quello sono le tariffe, e loro non le vogliono,” ha detto il leader degli Stati Uniti in un’intervista. “E preferirei non doverle usare. Ma è un potere tremendo sulla Cina.”
Trump ha utilizzato le tariffe come una minaccia frequente contro amici e avversari, e per gli Stati Uniti le entrate aggiuntive promesse aiuterebbero a finanziare le priorità domestiche. Il leader degli Stati Uniti ha minacciato, nel suo secondo giorno in carica, di imporre tariffe del 10% sulla Cina già dal 1° febbraio per aver permesso al fentanyl di “affluire” in America.
I mercati hanno interpretato come un segno positivo il fatto che Trump si sia fermato prima di imporre le tariffe sulla Cina nei suoi primi giorni in carica, e le sue minacce recenti sono state più morbide di quelle emesse l’anno scorso. In campagna elettorale, il Repubblicano ha proposto ulteriori dazi sulla Cina intorno al 60%.