Notizie Indici e quotazioni Borse Europa terminano in ordine sparso dopo l’intervento della Lagarde a Davos

Borse Europa terminano in ordine sparso dopo l’intervento della Lagarde a Davos

22 Gennaio 2025 17:36

Le principali Borse europee chiudono la seduta in ordine sparso. Sullo sfondo, le incertezze sul fronte commerciale dopo l’arrivo di Trump alla Casa Bianca. Oggi la presidente della Bce Christine Lagarde è intervenuta dal forum di Davos.

Panoramica sulla chiusura delle Borse del 22 gennaio 2025

Indici Europa e Italia

L’indice Euro Stoxx 50 conclude gli scambi in rialzo dello 0,8%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib termina la sessione in ribasso dello 0,57% a 35.854,07 punti.

Segno positivo per il Dax tedesco (+1%) e il Cac40 francese (+0,9%), mentre arretra l’Ibex35 spagnolo (-0,4%).

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Migliori e Peggiori a Piazza Affari

Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolar modo su Prysmian, Leonardo e Brunello Cucinelli.

Al contrario, le vendite colpiscono soprattutto A2a, Banca Monte Paschi Siena e Campari.

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Obbligazioni e Spread Btp/Bund

Sull’obbligazionario il decennale Usa si mantiene poco sopra il 4,6%. Lo Spread Btp/Bund con il titolo italiano al 3,59% e quello tedesco al 2,52%.

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Forex, Commodity e Cripto

Sul forex, l’euro/dollaro resta sopra quota 1,04 mentre il dollaro/yen avanza a 156,5 in attesa della riunione della BoJ di questo venerdì.

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Tra le materie prime, il petrolio Brent 79 dollari al barile.

L’oro scambia in area 2.760 dollari l’oncia.

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Fra le criptovalute, Bitcoin si attesta a 104 mila dollari.

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Gli eventi della giornata

Focus sulle trimestrali americane, con Netflix in grande spolvero dopo i risultati da record. Spunti positivi anche per quanto riguarda l’intelligenza artificiale, con l’annuncio di una joint venture tra SoftBank Group, OpenAI e Oracle per finanziare l’infrastruttura AI negli Usa. Previsto un investimento iniziale di 100 miliardi di dollari, destinato almeno a quintuplicare.

Sullo sfondo, le incertezze sul fronte commerciale dopo che Trump ha minacciato l’introduzione di una tariffa su tutti i prodotti provenienti dalla Cina a partire da febbraio.

In giornata, la presidente della Bce Christine Lagarde è intervenuta dal forum di Davos, esprimendo fiducia nel ritorno dell’inflazione al 2% e affermando che l’Europa deve prepararsi a rispondere ad eventuali dazi statunitensi.