Sul forex, l’euro/dollaro supera quota 1,03 e il dollaro/yen si mantiene oltre 156 aspettando la riunione della BoJ venerdì.
Borse Europa iniziano la settimana poco mosse. Oggi l’insediamento di Trump alla Casa Bianca
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Le principali Borse europee iniziano la nuova settimana poco distanti dalla parità, in una seduta che vedrà Wall Street rimanere chiusa per il Martin Luther King’s Day.
Panoramica sull’apertura delle Borse del 20 gennaio 2025
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 mostra un rialzo dello 0,2%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib segna al momento un calo dello 0,1% in area 36.200 punti.
Segno positivo anche per il Dax tedesco (+0,1%), il Cac40 francese (+0,2%) e l’Ibex35 spagnolo (+0,1%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolar modo sui bancari con UniCredit, Banca Monte Paschi Siena e Bper Banca.
Al contrario, segno negativo soprattutto per Brunello Cucinelli, Telecom Italia e A2a.
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Obbligazioni e Spread Btp/Bund
Sull’obbligazionario il decennale Usa si mantiene intorno al 4,6%. Lo Spread Btp/Bund con il titolo italiano al 3,63% e quello tedesco al 2,53%.
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Forex, Commodity e Cripto
Tra le materie prime, il petrolio Brent a 80,6 dollari al barile.
L’oro viaggia in area 2.700 dollari l’oncia.
Fra le criptovalute, Bitcoin tocca un nuovo record oltre i $109.000 sull’aspettativa di nuove misure per gli asset digitali da parte di Trump.
L’agenda degli eventi
Riflettori puntati sull’insediamento di Trump alla Casa Bianca. Intanto, il presidente eletto ha tenuto dei colloqui con Xi Jinping, rafforzando l’ottimismo su un miglioramento dei rapporti Usa-Cina. Prende il via oggi anche il forum di Davos.
Come scrive AllianzGI, “Questa settimana non si prevede alcuna inversione di tendenza, in quanto i dati in arrivo non sono sufficientemente rilevanti da innescare un simile cambiamento. Domani verrà pubblicato l’indicatore ZEW che misura il sentiment economico della Germania. Dato l’attuale stato dell’economia, persino il minimo bagliore di speranza sarebbe un buon motivo per festeggiare. Giovedì tutti gli occhi saranno puntati sulle richieste iniziali e di rinnovo dei sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti. Sino a che punto la banca centrale statunitense, la Federal Reserve (Fed), potrà portare avanti il programma di riduzione dei tassi di interesse è sempre più un’incognita, soprattutto dopo l’ultima relazione sul mercato del lavoro USA.
La settimana si chiuderà con la riunione della Banca del Giappone (Bank of Japan, BoJ) sulla politica monetaria. Qualora le previsioni della banca centrale nipponica sull’inflazione saranno confermate, anche dopo un ulteriore graduale aumento del tasso di riferimento, attualmente scontato nei tassi a termine sul mercato monetario giapponese, i tassi di interesse reali rimarrebbero in territorio negativo e la politica monetaria eccessivamente accomodante. Tale situazione sottolinea il rischio molto concreto di una normalizzazione più rapida e/o più drastica della politica monetaria in Giappone.
Sono inoltre in uscita diversi indicatori del sentiment sulla fiducia dei consumatori nel Regno Unito e gli indici dei responsabili degli acquisti relativi a Giappone, Stati Uniti ed Europa”.