Piazza Affari positiva, lusso in spolvero
Chiusura in ordine sparso per le borse del Vecchio Continente, mentre Wall Street viaggia poco distante dalla parità dopo le trimestrali di Morgan Stanley e Bank of America, che hanno confermato le indicazioni positive delle altre grandi banche americane. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in rialzo dello 0,5% a 35.819 punti, con Moncler (+6,3%) in luce dopo le vendite sorprendenti di Richemont. Bene anche Brunello Cucinelli (+2,2%), rimbalza Nexi (+2,6%) mentre perdono terreno Iveco (-1,9%), Diasorin (-1,1%), Pirelli (-1%) e Stellantis (-1%).
Il membro della Fed Christopher Waller ha aperto alla possibilità di tagli dei tassi prima di giugno, se i dati sull’inflazione continueranno a mostrare segnali di miglioramento. Nel frattempo, riflettori puntati sull’intervento in Senato del prossimo segretario al Tesoro Usa Bessent, che ha posto l’accento sui tagli alle tasse e sul mantenimento del dollaro come riserva mondiale, fondamentale per la salute economica degli Stati Uniti.
I dati sulle vendite al dettaglio hanno evidenziato una crescita dello 0,4%, ancora solida seppur inferiore alle attese (+0,6%) e ai minimi da quattro mesi. Le nuove richieste di sussidi di disoccupazione sono state 217 mila, superiori alle aspettative.
Dai verbali della Bce è emersa una propensione dei funzionari verso ulteriori tagli dei tassi, con alcuni membri favorevoli a una riduzione di 50 bp nell’ultima riunione di dicembre.
Sull’obbligazionario il decennale Usa scende al 4,61%. Lo spread Btp-Bund si contrae a 110 punti base, con il titolo italiano al 3,65% e quello tedesco al 2,55%.
Fra le materie prime, il petrolio Brent inverte la rotta e torna sotto gli 81 dollari al barile, con focus sulle sanzioni contro la Russia che potrebbero essere allentate da Trump. L’oro risale a 2.718 dollari l’oncia, spinto dalle mutevoli aspettative sui tassi di interesse che hanno alimentato la domanda di beni rifugio.
Sul forex, l’euro/dollaro scambia intorno a quota 1,03 e il dollaro/yen scivola a 155,3 in scia alle aspettative di aumenti dei tassi della Bank of Japan. Fra le criptovalute, il Bitcoin continua a flirtare con i $100.000.