Piazza Affari frenata da Eni, Tim in controtendenza
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Prevalenza di segni rossi in avvio per le borse europee. A Piazza Affari, Ftse Mib in flessione dello 0,8% a 34.460 punti con Eni a picco (-6,2%) dopo una fase di volatilità. Ancora in rialzo Telecom Italia (+%) in scia ai rumors su un possibile interesse di CVC per la quota di maggioranza di Vivendi.
L’attenzione dei mercati è concentrata sulla riunione della Fed, che domani dovrebbe tagliare i tassi di 25 bp e pubblicherà l’aggiornamento dot plot, il grafico con le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro.
Per quanto riguarda i dati macro, l’evento clou di oggi saranno le vendite al dettaglio statunitensi, un importante indicatore dei consumi che incidono per oltre due terzi sul Pil. Focus anche sugli indici Ifo e Zew tedeschi e la produzione industriale Usa, mentre nel Regno Unito la crescita dei salari ha accelerato nel trimestre chiuso a ottobre, lanciando un allarme per la BoE che si riunirà giovedì.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund viaggia intorno ai 116 punti base, con il decennale italiano in rialzo al 3,42% e il benchmark tedesco al 2,26%.
Fra le materie prime il petrolio Brent si mantiene a ridosso dei 74 dollari al barile e l’oro resta poco sopra i 2.650 dollari l’oncia.
Sul Forex, cambio euro/dollaro stabile intorno a 1,05 e dollaro/yen in area 154, con la valuta nipponica debole aspettando la riunione della BoJ giovedì. Fra le criptovalute, il Bitcoin scambia in prossimità dei $ 107.000.