Notizie Indici e quotazioni Borse Europa chiudono con timidi segni più dopo il taglio di 25 punti base della Bce

Borse Europa chiudono con timidi segni più dopo il taglio di 25 punti base della Bce

12 Dicembre 2024 17:41

Le principali Borse europee chiudono poco mosse, dopo la riunione della Bce e la conferenza stampa di Christine Lagarde.

Panoramica sulla chiusura delle Borse del 12 dicembre 2024

Indici Europa e Italia

L’indice Euro Stoxx 50 chiude le contrattazioni in rialzo dello 0,1%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib archivia la seduta in progresso dello 0,36% a 34.857,37 punti.

Positivi anche il Dax tedesco (+0,2%) e il Cac40 francese (+0,1%), mentre arretra l’Ibex35 spagnolo (-0,2%).

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Migliori e Peggiori a Piazza Affari

Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolar modo su Brunello Cucinelli, dopo aver aumentato la guidance sui ricavi (+11/12% contro il precedente +10%). Forti acquisti anche su Bper Banca e Banca Monte Paschi Siena.

Al contrario, i peggiori del listino sono Prysmian, in scia all’indagine antitrust sui cavi in rame, Snam e Iveco Group.

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Obbligazionario e spread Btp/Bund

Sull’obbligazionario, si impennano i rendimenti dei governativi europei, in particolare quelli periferici, in scia ai toni di Lagarde meno accomodanti di quanto i mercati sperassero. Lo spread Btp-Bund con il decennale italiano in ascesa di 13 bp al 3,32% e il benchmark tedesco al 2,19%.

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Forex, Commodity e Cripto

Sul Forex, cambio euro/dollaro in rea 1,05 e dollaro/yen poco mosso a 152,2.

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Tra le materie prime, il petrolio Brent a 73 dollari al barile.

L’oro viaggia in zona 2.680 dollari l’oncia.

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Fra le criptovalute, il Bitcoin tiene sopra quota 101.000 dollari.

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L’agenda degli eventi

La Bce ha tagliato i tassi di 25 punti base e ha rimosso la frase sui tassi sufficientemente restrittivi finché necessario a far tornare l’inflazione al target del 2%. Inoltre, ha abbassato le previsioni di crescita fino al 2026. La presidente Lagarde ha sottolineato i rischi al ribasso per l’economia, ribadendo che la politica monetaria per il momento rimane restrittiva e che la lotta contro l’inflazione non è ancora vinta.

Dall’agenda macro sono giunti anche i prezzi alla produzione statunitensi, in aumento sopra le attese (+0,4% m/m e +3% a/a), all’indomani del rapporto sull’inflazione e a meno di una settimana dal meeting della Fed, che dovrebbe tagliare il costo del denaro di 25 bp.