Ftse Mib, i migliori e peggiori della settimana: Pop Sondrio e Campari in vetta
Si accende il pulsante risk on sui mercati nella prima settimana del mese di dicembre. Un’ottava che ha visto i nuovi massimi di Wall Street, la corsa inarrestabile del Bitcoin che l’ha portato nei giorni scorsi a infrangere per la prima volta la soglia dei 100mila dollari. Una corsa della cripto più famosa alimentata dalla recente nomina del nuovo numero uno delle Sec, Paul Atkins, che gli analisti hanno definito un fan delle criptovalute. In un contesto in cui la volatilità si è attenuata, come confermano le performance del Vix.
Una settimana che ha visto in primo piano anche le vicende politiche europee, e in particolar modo della Francia che è nel bel mezzo di un caos politico. Parigi resta osservata speciale in Europa, dopo la sfiducia al governo Barnier che ha ulteriormente aggravato la fase di incertezza politica del Paese.
Lato macro, i dati più attesi dell’ottava sono arrivati proprio nel pomeriggio italiano: ovvero l’employment Usa per il mese novembre. Nel dettaglio, nel corso del mese scorso l’economia statunitense ha creato 227mila nuovi posti di lavoro, poco più delle attese, mentre la disoccupazione è salita al 4,2%. Dati in ripresa dopo i numeri di ottobre che erano stati impattati da “voci straordinarie come uragani e scioperi”.
Dati sull’occupazione (tra gli ultimi importanti dati in uscita prima della riunione della Fed del 18 dicembre) confermano la solidità del mercato del lavoro americano, come riaffermato pochi giorni fa dal presidente della Fed, Jerome Powell, sostenendo la visione cauta dei funzionari sui tassi di interesse, ma lo scenario base resta quello di un taglio a dicembre nell’ordine di 25 punti base.
In questo scenario, gli indici globali si sono mossi sulla strada rialzista. Con un recupero dei listini europei, in particolar modo Piazza Affari e la Borsa di Madrid. L’indice Ftse Mib ha terminato la settimana con un saldo positivo pari a circa il 4%, sostenuto dal buon andamento del settore bancario che segue da vicino le dinamiche di un potenziale risiko dopo la mossa di UniCredit su Banco Bpm.
Ma vediamo quali sono stati i titoli migliori e peggiori del Ftse Mib di questa settimana (dati del 6 dicembre alle ore 17:15).
I titoli migliori della settimana
Classifica | Migliori 5 | Var% 1 weekly | Ultimo prezzo |
1 | BANCA POP DI SONDRIO | 11,0% | 7,99 |
2 | CAMPARI | 10,5% | 6,27 |
3 | FINECOBANK | 9,2% | 16,58 |
4 | MONCLER | 8,7% | 50,38 |
5 | UNICREDIT | 7,5% | 39,10 |
Tra i migliori titoli della settimana Banca popolare di Sondrio, Campari e Fineco. A sostenere le quotazioni della banca l’aumento del prezzo obiettivo da parte di Jefferies, che ha alzato il target price da 6,6 a 8 euro per azione. Riviste al rialzo del 24% le stime sull’utile netto 2024. Gli analisti hanno sottolineato i multipli superiori rispetto ai concorrenti del settore bancario italiano, aggiungendo che “la società ha un catalyst nel piano aziendale che verrà presentato nel primo trimestre del 2025”.
Il titolo Campari è stato, invece, sostenuto dall’annuncio della nomina del nuovo ceo Simon Hunt. La società ha spiegato che la nomina è il risultato di una valutazione approfondita di candidati interni ed esterni condotta dal Comitato per la Remunerazione e le Nomine, dal Comitato per la Transizione della Leadership e dal cda. Il board ha convocato un’assemblea generale ad hoc il 15 gennaio 2025 per nominare Simon Hunt Amministratore Esecutivo.
I titoli peggiori della settimana
Classifica | Peggiori 5 | Var% 1 weekly | Ultimo prezzo |
1 | ERG | -2,7% | 20,22 |
2 | ITALGAS | -2,3% | 5,55 |
3 | DIASORIN | -2,2% | 103,45 |
4 | TENARIS | -0,8% | 18,01 |
5 | TERNA | -0,7% | 7,95 |
Tra le peggiori del listino della settimana c’è Erg in compagnia di Italgas e Campari.