Notizie Lavoro Usa, Lagarde-Powell e Opec: i protagonisti della settimana

Lavoro Usa, Lagarde-Powell e Opec: i protagonisti della settimana

2 Dicembre 2024 10:01

Il mercato del lavoro degli USA a novembre è il dato principale che catalizzerà l’attenzione degli investitori nella settimana appena iniziata. In pubblicazione venerdì prossimo, “si tratta di una variabile fondamentale per fare propendere la Fed a tagliare o meno i tassi nella riunione di dicembre” come sostengono gli analisti di Mps Capital Services che ricordano come la scorsa settimana gli OIS prezzavano un taglio da 25pb con circa il 60% di probabilità. “Il consenso degli economisti interpellati da Bloomberg, continuano, si aspetta un aumento del tasso di disoccupazione al 4,2% da 4,1%, con però contestuale normalizzazione del numero di nuovi occupati non agricoli intorno alle 200.000 unità dopo il crollo di ottobre legato a fattori straordinari (uragani, scioperi)”.

Il calendario della settimana dal 2 al 6 dicembre 2024

Lato mercati, le piazze europee aprono l’ultimo mese di contrattazioni di quest’anno in territorio piatto. Gli investitori seguono oggi da vicino le ultime arrivate da Stellantis, dopo che l’amministratore delegato Carlos Tavares si è dimesso nel fine settimana, con il gruppo che cita “vedute diverse” tra l’esecutivo e il consiglio di amministrazione. Al momento il titolo Stellantis, dopo i primi minuti di scambio, segna un tonfo del 6,3%, all’indomani dell’addio dell’amministratore delegato Carlos Tavares, con effetto immediato.

I futures azionari statunitensi sono rimasti poco variati domenica sera dopo una settimana e un mese vincenti per i titoli a novembre, incentrati sul rally post-elettorale dopo la vittoria del presidente eletto Donald Trump. Sul fronte banche centrali sono in programma numerosi interventi di esponenti Bce e Fed, tra cui la Presidente Lagarde presso il Parlamento europeo ed il Governatore Powell presso un evento organizzato dal NY Times, entrambi previsti nella giornata di mercoledì.

In programma anche le riunioni delle banche centrali di Polonia e India, entrambe attese lasciare il tasso di riferimento invariato come sottolineano da MPS Capital Services. Il 5 dicembre inoltre si terrà l’incontro tra i produttori OPEC+  per stabilire la strategia di rialzo graduale della produzione di petrolio nel 2025. Originariamente prevista per il 1° dicembre, la riunione è stata posticipata e, sottolineano ancora gli esperti, “evidentemente non è presente ancora un consenso, con le parti indecise se posticipare ulteriormente, e di quanto tempo, l’avvio dell’aumento di produzione previsto dal prossimo gennaio”.

Lunedì 2 dicembre 2024

La settimana si apre con la pubblicazione da parte della Cina, dell’indice Caixin/S&P Global dei responsabili degli acquisti del settore manifatturiero che si è attestato a 51,5, battendo la stima media di 50,5 di un sondaggio Reuters. Si tratta del secondo mese consecutivo in cui la lettura ufficiale è rimasta al di sopra del livello chiave di 50, che separa la crescita dalla contrazione.

Negli USA in programma i dati anticipatori ISM manifatturiero, atteso ancora in contrazione. In Italia si attende la pubblicazione del PIL.

Martedì 3 dicembre 2024

Giornata scarna di dati. Da segnalare solo la pubblicazione del tasso di disoccupazione della Spagna e il sondaggio Jolts sul mondo occupazionale.

Mercoledì 4 dicembre 2024

Carrellata di dati macroeconomici partendo dall’indice PMI servizi Caixin della Cina, al PMI composito dell’Unione Europea fino alle richieste di mutui dagli USA, con in primo piano le prime indicazioni sul lavoro Usa dagli occupati ADP. In pubblicazione sempre dagli USA anche l’indice ISM non manifatturiero.

Giovedì 5 dicembre 2024

In uscita oggi gli ordinativi industriali in Germania e le vendite dettaglio dell’Unione Europea. Dagli Usa in arrivo il consueto aggiornamento settimanale con i sussidi di disoccupazione e la bilancia commerciale.

Venerdì 6 dicembre 2024

La settimana si chiude con diversi spunti macro. Dalla Germania si attende la produzione industriale, poi le vendite al dettaglio dell’Italia, il Pil dell’Unione Europea. Per gli USA infine occhi puntati sui dati relativi al mercato del lavoro col tasso di disoccupazione atteso stabile al 4,1%.