I titoli del giorno a Piazza Affari: sale Nexi, rimbalza Stellantis
Andamento positivo per le borse europee, compresa Piazza Affari, in una seduta caratterizzata dalla chiusura di Wall Street per festività e dai dati sull’inflazione di Spagna e Germania. Nexi svetta sul Ftse Mib in scia alle indiscrezioni sulla possibile cessione della Rete Nazionale Interbancaria a Cdp. Tra le migliori anche Iveco, Leonardo e Stellantis, rallenta Saipem.
Nexi verso cessione di RNI a Cdp
Nexi protagonista di giornata a Piazza Affari, spinta dalle indiscrezioni del Corriere della Sera sull’interesse di Cassa Depositi e Prestiti per la unit Network Services della società di pagamenti, valutata circa 800 milioni di euro. Le azioni viaggiano sui massimi dal 17 settembre scorso.
La Rete Nazionale Interbancaria (RNI) è un’infrastruttura che si estende per circa 208 mila chilometri, consentendo a banche e altre istituzioni finanziarie di regolare i rapporti fra controparti nelle transazioni. La unit fa capo alla divisione Digital Banking Solutions, che lo scorso anno ha generato circa l’11% del fatturato consolidato e il 9% dell’Ebitda.
In passato si è già parlato di una possibile cessione al fondo F2i, ma le trattative sono sfumate a causa di divergenze sul prezzo e dei dubbi di Cdp, azionista di Nexi con il 14,5% del capitale.
Il parere degli analisti sull’operazione
Per Equita Sim, una vendita rappresenterebbe “un evento positivo, in quanto Nexi deconsoliderebbe un asset con un profilo di crescita inferiore (low-single digit) rispetto a quello del Merchant acquiring, e la società otterrebbe risorse finanziarie che potrebbero essere utilizzate per accelerare il deleverage (ND/EBITDA 2025E stimiamo possa scendere da attuale 2,2x a circa1,8x) e sostenere la remunerazione degli azionisti (dopo €500 milioni di buyback nel 2024)”.
Anche Banca Akros sottolinea che la cessione “consentirebbe a Nexi di accelerare la riduzione della leva finanziaria, rassicurando così il mercato sulla sostenibilità del debito e sulla flessibilità strategica“.
Banche, Intesa si tira fuori da partita Unicredit-Banco Bpm
Il risiko bancario italiano resta sotto la lente dei mercati, in attesa di un possibile rilancio di Unicredit su Banco Bpm, dopo la bocciatura della prima offerta.
Sul tema è stato interpellato anche Carlo Messina, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, che ha sostanzialmente escluso un qualsiasi intervento nella questione. “Non siamo il cavaliere bianco” ha affermato il Ceo, aggiungendo che Intesa ha “una quota di mercato talmente elevata da non poter fare alcuna operazione in Italia. A prescindere dal fatto che non lo vogliamo fare, non lo potremmo fare”, ha concluso.
Stellantis tenta recupero
Fra le migliori di giornata Stellantis, dopo le perdite degli ultimi giorni. La casa automobilistica ha comunicato la sospensione della produzione nell’impianto torinese di Mirafiori, che impiega circa 13.000 persone, per cinque settimane, dal 2 dicembre al 5 gennaio. L’interruzione riguarda la Fiat 500 elettrica e i modelli GranTurismo e GranCabrio di Maserati (che intanto ha richiamato 1.710 auto in Nord America).
Lo stop arriva a causa del calo delle vendite di veicoli elettrici in Europa e della debole domanda di auto di lusso negli Stati Uniti e in Cina. Il segmento delle city car elettriche in Europa è sceso di oltre la metà (-54%) nei primi dieci mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2023. La produzione di veicoli passeggeri si Stellantis in Italia è crollata del 41% nei primi nove mesi del 2024, alimentando preoccupazioni per potenziali perdite di posti di lavoro. I veicoli elettrici rappresentano il 97% della produzione di Mirafiori.
Nel frattempo, la Commissione Europea ha archiviato le indagini su presunti aiuti di Stato illeciti nei confronti di Fiat, nell’ambito di una decisione più ampia che scagiona anche Amazon e Starbucks.
Mps continua a correre, rallenta Saipem
L’appeal speculativo per un’aggregazione del settore bancario continua a sostenere Bca Mps, in rialzo di oltre il 3% anche nella seduta precedente.
In luce anche Iveco Group, mentre frena Saipem dopo il rialzo di ieri, alimentato anche dal nuovo contratto EPCI offshore in Indonesia da BP Berau, in consorzio con PT Meindo Elang Indah. Il valore della commessa, per la parte relativa a Saipem, ammonta a circa 1 miliardo di dollari.