Notizie Indici e quotazioni Borse Europa chiudono in territorio negativo appesantite dall’escalation di tensioni in Ucraina

Borse Europa chiudono in territorio negativo appesantite dall’escalation di tensioni in Ucraina

19 Novembre 2024 17:38

Le principali Borse europee chiudono la seduta odierna in ribasso, frenate in parte dall’escalation di tensioni in Ucraina.

Panoramica sulla chiusura delle Borse del 19 novembre 2024

Indici Europa e Italia

L’indice Euro Stoxx 50 chiude le contrattazioni in ribasso dello 0,8%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib archivia la seduta in calo dell’1,28% a 33.324,73 punti, frenato dallo stacco del dividendo di 10 società appartenenti all’indice.

Negativi il Dax tedesco (-0,5%) e il Cac40 francese (-0,7%) e l’Ibex35 spagnolo (-0,8%).

SEGUI: Indici di Borsa Mondiali

Migliori e Peggiori a Piazza Affari

Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolar modo su Leonardo, in un contesto favorevole ai titoli della difesa.

Al contrario, i peggiori del listino sono Telecom Italia, Bca Pop Sondrio, Finecobank e Banca Mediolanum.

SEGUI: Quotazioni titoli Piazza Affari

Obbligazionario e spread Btp/Bund

Rendimenti in calo sull’obbligazionario europeo. Lo spread Btp-Bund con il decennale italiano intorno al 3,55% e il benchmark tedesco al 2,34%.

SEGUI: valore spread Btp/Bund 10 anni

Forex, Commodity e Cripto

Sul Forex, il cambio euro/dollaro è sostanzialmente stabile a 1,058 e il dollaro/yen si attesta a 154,3.

SEGUI: Forex

Tra le materie prime, il petrolio Brent a 73 dollari al barile.

L’oro viaggia in zona 2.620 dollari l’oncia.

SEGUI: Materie Prime

Fra le criptovalute, il Bitcoin scambia a 92.700 dollari.

SEGUI: Criptovalute

L’agenda degli eventi

Focus sulle tensioni internazionali, dopo la notizia che l’Ucraina ha effettuato il suo primo attacco con missili americani in Russia mentre Putin non ha escluso l’utilizzo di armi nucleari. Sullo sfondo, gli investitori continuano a monitorare le manovre di Trump in vista del suo insediamento alla Casa Bianca.

Sul fronte macro, la lettura finale dell’inflazione dell’eurozona si è confermata al 2% annuo, con un dato core al 2,7%. Negli Usa, i nuovi cantieri sono diminuiti del 3,1% e i permessi edilizi dello 0,6% a ottobre. Domani è atteso il report Bce sulle negoziazioni salariali, oltre all’inflazione del Regno Unito e la trimestrale di Nvidia (a mercati chiusi), mentre venerdì i riflettori si sposteranno sugli indici Pmi preliminari di novembre.