I titoli del giorno a Piazza Affari: Banco Bpm e Iveco protagoniste
Seduta prudente a Piazza Affari, con il Ftse Mib poco distante dalla parità. Focus ancora su Trump e sulle trimestrali ma anche sulle banche centrali, dopo la BoE e aspettando stasera la Federal Reserve. Fra le big di Borsa Italiana avanzano soprattutto Banco Bpm e Iveco Group, mentre arretrano le utilities, in particolare Snam ed Enel.
Banco Bpm svetta con trimestrale e opa su Anima
In vetta al Ftse Mib Banco Bpm in scia ai risultati del terzo trimestre e all’annuncio di un’opa totalitaria da € 1,6 miliardi su Anima Holding.
La banca ha archiviato i primi 9 mesi dell’anno con una performance migliore delle attese e si è detta è detta fiduciosa di superare la guidance sull’EPS 2024 (target 0,95 euro) malgrado il contesto di tassi di interesse in calo.
Inoltre, il Cda ha approvato un acconto di 40 centesimi sul dividendo, che porta la distribuzione complessiva del 2024 a € 1,450 miliardi, portando l’istituto sulla buona strada per superare l’obiettivo di remunerazione degli azionisti pari a € 4 miliardi cumulati nel periodo 2023-2026.
A mercati chiusi è arrivato il colpo a sorpresa, con il lancio di un’opa totalitaria su Anima, finalizzata al delisting. Il corrispettivo fissato per l’offerta è pari a 6,20 euro per azione, con un premio del 35% rispetto agli ultimi 12 mesi.
L’obiettivo è la creazione di un “campione nazionale” nell’assicurazione Vita e nel risparmio gestito, con masse complessive da assicurazione vita e risparmio gestito pari a 220 miliardi di euro.
Iveco in luce dopo i conti
In evidenza anche Iveco Group grazie alla trimestrale positiva, con un fatturato superiore alle attese nel terzo trimestre e la conferma della guidance per l’intero esercizio.
Nel dettaglio, l’azienda ha registrato ricavi consolidati per 3,45 miliardi di euro, rispetto ai 3,38 miliardi previsti dagli analisti, nonostante un calo del 7,1% su base annua. Il fatturato netto delle attività industriali è pari a 3,36 miliardi di euro, con un calo del 7,4% su base annua.
L’Ebit adjusted ha raggiunto i € 206 milioni, in calo dell’8% ma oltre il consensus di € 200,1 milioni, mentre l’utile netto rettificato si è attestato a €106 milioni, in aumento del 10 per cento.
L’EPS adjusted diluito è pari a 0,39 euro, contro una stima di 0,31 euro.
Equita Sim ha sottolineato la “buona visibilità” della guidance, aggiungendo che “crediamo che il recupero del Free Cash Flow, aiuterà a dissipare i dubbi riguardo al FCF e al miglioramento del book to bill ratio”.
In rialzo Bper, giù le utilities
Ben intonata Bper Banca, che ha chiuso il terzo trimestre del 2024 con un utile netto di €413 milioni (+6,3%) e i 9 mesi con un risultato netto ordinario pari a €1,11 miliardi (+2,2%). Il margine di interesse è cresciuto a €2.523 milioni (+6,0%), le commissioni nette a €1.502,7 milioni (+3,5%). Il CET1 ratio è al 15,8%, mentre la posizione di liquidità rimane forte, con un LCR a 169% e un NSFR a 136%. Il Ceo Marco Papa ha ribadito il focus totale sull’attuazione del nuovo Piano Industriale 2024-2027.
Sotto pressione le utilities, ancora frenate dal possibile impatto sul settore, a livello internazionale, della rielezione di Trump alla Casa Bianca, poiché l’agenda politica dei Repubblicani rischia di portare ad una riduzione dell’impegno per le rinnovabili e la sostenibilità. In ribasso soprattutto Snam ed Enel, ma anche Terna e Italgas.