I titoli del giorno a Piazza Affari: con Trump festeggiano energetici
I mercati si sono svegliati questa mattina con Donald Trump proiettato verso la conquista della Casa Bianca. Il candidato repubblicano torna così alla Casa Biancia come 47esimo presidente degli Strati Uniti, battendo la candidata dem Kamala Harris. Una vittoria che nella prima parte della giornata ha messo di buon umore le Borse europee che ora però hanno virato in negativo.
Continua, invece, la marcia rialzista dei “Trump trade”, come Bitcoin e Tesla.
“La vittoria di Trump ha portato a reazioni nettamente positive da parte del comparto azionario. Tra le azioni vola il titolo di Tesla, sancendo la vittoria di Elon Musk sui mercati. Le reazioni sono spinte principalmente dal programma elettorale del candidato repubblicano, che in materia economica hanno particolarmente a cuore il settore industriale e la piccola imprenditoria degli stati centrali in USA, che dovrebbe sostanziarsi in politiche ultra espansive per quanto riguarda la spesa, ma soprattutto nel sostegno alle imprese, con la diminuzione fino al 15% della corporate tax attualmente al 21%”, commenta Filippo Diodovich, senior market strategist di IG Italia rimarcando che “la vittoria dei repubblicani in Senato facilita il percorso verso l’implementazione del programma elettorale di Trump, e spiana la strada verso una maggiore autonomia del tycoon anche nella nomina delle cariche all’interno della Federal Reserve, la cui ratifica passa appunto dal Senato”
Intanto tornando ai listini europei, Piazza Affari è in calo con l’indice Ftse Mib che cede lo 0,6% circa a quota 34.259,98 punti. C’è un settore che a Milano festeggia iù degli altri la notizia di Trump: quello dell’energia con Tenaris.
Tenaris avanza con vittoria Trump
A Piazza Affari in primo piano gli energetici che potrebbero beneficiare della vittoria di Trump, come Tenaris che guadagna circa il 5 per cento. “Riteniamo che l’elezione di Trump possa avere implicazioni positive per tutto il settore oil ed in particolare i titoli esposti all’attività oil & gas americana come Tenaris”, segnalano da Equita indicando però che “l’eventuale attuazione delle nuove politiche energetiche US potrebbe essere meno di supporto sui prezzi delle commodity (oil & gas hub non US) nel medio termine, dati i maggiori volumi di produzione sia domestici, sia derivanti dal potenziale rientro nel mercato di produttori soggetti a sanzioni”.
DiaSorin guadagna terreno post conti, rivista anche guidance
Tra le migliori del Ftse Mib anche DiaSorin che sale del 5,2%. Ieri la società ha annunciato i conti dei primi nove mesi del 2024, archiviati con ricavi pari a 876 milioni di euro, in crescita del 4% a tassi di cambio correnti e costanti rispetto ai primi 9 mesi dell’analog periodo nel 2023. L’utile netto rettificato è stato pari a 176 milioni (+8% rispetto ai primi 9 mesi del 2023). L’Ebida adjusted è invece salito del 6% a 292 milioni +5%.
Il gruppo ha annunciato una revisione verso l’alto della guidance per il 2024: ora le attese sono di ricavi ex Covid in crescita del 7% (con ricavi Covid pari a circa 30 milioni) e un Ebitda margin rettificato pari a circa il 33%. All’indomani dei riusltati gli analisti di Banca Akros hanno confermato la raccomandazione buy su DiaSorin e rivisto al rialzo il target price che passa da 119 a 121 euro.
UniCredit sotto osservazione
Titolo UniCredit sotto osservazione in Borsa dopo la trimestrale migliore delle attese e la nuova guidance. La banca guidata da Orcel, salita agli onori della cronaca a settembre per il blitz su Commerzbank, ha terminato il terzo trimestre 2024 con un utile netto di 2,51 miliardi di euro, ampiamente superiore rispetto agli 2,27 miliardi del consensus degli analisti. I profitti risultano in rialzo dell’8,2 per cento rispetto all’anno precedente. Nel periodo in esame i ricavi netti sono stati pari a 6 miliardi, in aumento del 2,6% anno su anno, sostenuti da un margine di interesse stabile in area 3,6 miliardi, 1,9 miliardi di commissioni (+8,5%) e 165 milioni di accantonamenti per perdite su crediti. Il consensus indicava ricavi trimestrali a 5,93 miliardi, margine d’interesse netto a 3,5 miliardi e commissioni nette a 1,95 miliardi.
Rivista al rialzo la guidance 2024, con un utile netto atteso oltre 9 miliardi di euro dalla precedente di superiore a 8,5 miliardi. La guidance sui ricavi netti è stata incrementata a circa 24 miliardi rispetto alla precedente stima superiore a 23 miliardi. Incrementata anche la quota di accantonamento del dividendo sull’utile netto al 50% dall’attuale 40% a partire dal 2025.