I titoli del giorno a Piazza Affari: sbanda Campari post conti, giù del 15%
Seduta di ribassi per le principali Borse europee, Piazza Affari compresa. L’umore del mercato sembra essere guidato dalle trimestrali che sono state diffuse stamattina, come quelle di Capgemini che ha anche tagliato i target 2024, e quelle delle italiane Campari e Moncler. In questo contesto l’indice Ftse Mib perde circa l’1,3% a 34.466,06 punti in linea con le performance dell’EuroStoxx 50 che indietreggia dell’1,37%.
A Piazza Affari la storia di giornata è quella di Campari che sprofonda di circa il 15%, minimi dall’aprile 2020, all’indomani della presentazione dei conti del terzo trimetre e dei primi 9 mesi dell’anno, con una debole guidance per il resto dell’anno.
In ripresa il comparto oil, con Saipem ed Eni (seppur con aumenti contenuti) che approfittano dei rialzi di oggi del petrolio. Il Brent avanza, infatti, di circa l’1% e viaggia sopra quota 71 dollari al barile.
Campari crolla, analisti taglio target post conti
Le vendite si abbattono su Campari, che cede il 15% circa a quota 6,578 euro e si posiziona sul fondo del Ftse Mib. “Nonostante la continua sovraperformance rispetto ai competitor nelle principali combinazioni brand-mercato, soprattutto aperitivi e tequila, il trend complessivo dei nove mesi riflette un contesto sfidante, a causa di fattori macroeconomici, settoriali e climatici, con un picco nel terzo trimestre“, si apre così il comunicato sui conti al 30 settembre di Campari.
Per il big italiano del beverage i primi 9 mesi sono stati archiviati con ricavi netti in leggero rialzo a quota 2.277 milioni (in aumento del +2,1% organicamente) ma un margine operativo lordo rettificato in calo a 590,7 milioni di euro (-1,8%), con un margine del 25,9%. Nei primi 9 mesi l’utile prima delle imposte rettificato ha invece registrato una flessione del 4,6% a 452,1 milioni di euro, mentre l’utile ante imposte è calato del 5% a 423 milioni di euro.
Per il solo terzo trimestre il gruppo ha registrato vendite in rialzo dell’1,4% a 753,6 milioni di euro (consensus Bloomberg a 820,3 milioni) e un Ebitda adjusted di 171,8 milioni (-9,7%) che si confronta con i 178,5 milioni attesi dagli analisti. Giù anche l’utile del Gruppo prima delle imposte a 107,9 milioni (20,4%).
Guardando all’outlook per la restante parte dell’anno, la società scrive: “ci si attende un persistere del ciclo macroeconomico sfavorevole” e “in base all’attuale visibilità, Campari Group si aspetta una crescita delle vendite nette organiche low single digit“.
Tra i punti in evidenza anche l’arrivo del nuovo a.d. al posto di Matteo Fantacchiotti che ha dato le dimissioni lo scorso settembre, notizia che aveva messo sotto pressione il titolo. “Il processo di selezione del nuovo chief executive officer, che rappresenta una priorità assoluta per il comitato per la transizione della leadership, per il comitato remunerazione e nomine e per il Consiglio di amministrazione, sta procedendo a pieno ritmo. la società auspica di concludere entro primo semestre dell’anno prossimo”, si legge in un comunicato della società.
I commenti degli analisti
“Un risultato ben al di sotto delle aspettative per il terzo trimestre, tradizionalmente uno dei piu’ rilevanti dal punto di vista stagionale. A complicare il quadro, i costi operativi sono aumentati del 1,8%, superando la crescita dei ricavi e colpendo duramente la redditività dell’azienda”, commenta Gabriel Debach, market analyst di eToro, indicando che Campari ha attribuito le difficoltà a condizioni meteorologiche avverse in Europa e a un contesto macroeconomico sfavorevole. In particolare, l’Italia – mercato chiave per il gruppo – ha registrato un calo del 7%, mentre la Germania ha subito una flessione del 6,2%. Anche il mercato americano, che rappresenta il 45% delle vendite complessive, ha riportato una crescita marginale dell’1%.
“Rimaniamo fiduciosi sulle prospettive di medio termine grazie al forte posizionamento del portafoglio del gruppo, con l’attesa di un ritorno a crescite HSD del fatturato e LDD dell’utile dal 2026”, segnalano invece gli analisti di Equita che hanno abbassato il tp a 9,1 euro da 9,5. Anche JPMorgan ha fissato un nuovo target price a 6 euro rispetto al precedente pari a 7,8 euro dopo avere rivisto al ribasso le stime, mentre Deutsche Bank ha tagliato il prezzo obiettivo a 8,5 euro da 9,7 pur mantenendo la raccomandazione di acquisto (rating buy).