Notizie Indici e quotazioni Borse Europa chiudono all’insegna degli acquisti, focus su trimestrali e dati macro

Borse Europa chiudono all’insegna degli acquisti, focus su trimestrali e dati macro

28 Ottobre 2024 17:46

Le principali Borse europee chiudono la prima seduta della settimana all’insegna degli acquisti.

Panoramica sulla chiusura delle Borse del 28 ottobre 2024

Indici Europa e Italia

L’indice Euro Stoxx 50 chiude le contrattazioni in rialzo dello 0,6%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib archivia la seduta piatto in progresso dello 0,69% a 35.016,44 punti.

Positivi anche il Dax tedesco (+0,4%) e il Cac40 francese (+0,8%) e l’Ibex35 spagnolo (+0,9%).

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Migliori e Peggiori a Piazza Affari

Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolar modo su Diasorin, Unipol e Bca Pop Sondrio.

Al contrario, i peggiori del listino sono Iveco group, Eni e Telecom Italia.

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Obbligazionario e spread Btp/Bund

Nel comparto obbligazionario, lo spread Btp-Bund con il decennale italiano in rialzo al 3,49% e il benchmark tedesco al 2,28%.

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Forex, Commodity e Cripto

Sul Forex, il cambio euro/dollaro scambia a 1,0825 e il dollaro/yen risale a 153,3 yen per dollaro, dopo che la coalizione di governo giapponese ha perso la maggioranza in parlamento.

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Tra le materie prime, il petrolio Brent a 71,6 dollari al barile, dopo che gli attacchi di Israele contro l’Iran ha colpito solo obiettivi militari e non strutture petrolifere.

L’oro viaggia in zona 2.740 dollari l’oncia.

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Bitcoin scambia in area 68.600 dollari.

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L’agenda degli eventi

In territorio positivo anche Wall Street, in una settimana ricca di trimestrali e di appuntamenti macro, in vista delle elezioni presidenziali Usa e della riunione della Fed in programma nell’ottava successiva.

In uscita, tra gli altri, i dati sul mercato del lavoro e il core Pce, mentre nel Vecchio Continente l’attenzione si focalizzerà sul Pil e l’inflazione dell’eurozona. Focus anche sulle trimestrali delle big tech e di altre società che rappresentano complessivamente oltre il 40% dell’S&P 500, per una fotografia dello stato di salute dell’economia americana.