Notizie Indici e quotazioni Borse Europa terminano poco sotto la parità, Piazza Affari la peggiore

Borse Europa terminano poco sotto la parità, Piazza Affari la peggiore

22 Ottobre 2024 17:37

Le principali Borse europee chiudono la seduta odierna in territorio negativo. A Wall Street, rifiatano i listini americani, con gli investitori intenti a valutare le ultime dichiarazioni della Fed e il voto del 5 novembre.

Panoramica sulla chiusura delle Borse del 22 ottobre 2024

Indici Europa e Italia

L’indice Euro Stoxx 50 chiude le contrattazioni in ribasso dello 0,1%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib archivia la seduta in calo dello 0,64% a 34.733,52 punti.

Poco mossi il Dax tedesco (-0,2%) e il Cac40 francese (-0,1%) e l’Ibex35 spagnolo (-0,1%).

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Migliori e Peggiori a Piazza Affari

Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolar modo su Nexi, Saipem e Stmicroelectronics.

Al contrario, i peggiori del listino sono Erg, Unipol e Inwit.

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Obbligazionario e spread Btp/Bund

Poco mossi i rendimenti obbligazionari in Usa e in Europa dopo il balzo di ieri. Lo spread Btp-Bund con il decennale italiano al 3,55% e il benchmark tedesco al 2,3%.

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Forex, Commodity e Cripto

Sul Forex, il cambio euro/dollaro scende ancora verso la soglia di 1,08 e il dollaro/yen si avvicina a quota 151.

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Tra le materie prime, il petrolio Brent a 75,8 dollari al barile.

L’oro viaggia in zona 2.740 dollari l’oncia, dopo aver aggiornato i massimi storici.

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Bitcoin scambia in area 67.200 dollari.

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L’agenda degli eventi

Alcuni funzionari del Fomc hanno rilasciato affermazioni prudenti sui tagli dei tassi, riducendo le aspettaive sulla rapidità e l’entità dell’allentamento monetario. Nel frattempo, gli operatori valutano il testa a testa fra Trump e Harris nella corsa alla Casa Bianca e le possibili conseguenze in caso di vittoria dell’uno o dell’altra.

In giornata, il Fondo Monetario Internazionale ha abbassato le stime di crescita globale per il prossimo anno, mettendo in guardia dai rischi legati alle guerre e al protezionismo commerciale, pur riconoscendo alle banche centrali il merito di aver domato l’inflazione evitando la recessione. Secondo le nuove proiezioni del World Economic Outlook, il Pil mondiale aumenterà del 3,2% nel 2025, lo 0,1% in meno rispetto alla previsione di luglio, mentre l’inflazione rallenterà al 4,3% dal 5,8% del 2024.