Intesa Sanpaolo e Consorzio tutela vini d’Abruzzo: protocollo per rilanciare settore vitivinicolo
Intesa Sanpaolo e il Consorzio tutela vini d’Abruzzo hanno unito le forze e siglato un protocollo per rilanciare il settore vitivinicolo. In particolare, è stato siglato a Ortona l’accordo per rafforzare l’accesso al credito per le aziende della filiera vitivinicola tra Intesa Sanpaolo e il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo, l’organizzazione deputata alla tutela e alla valorizzazione delle principali denominazioni di origine controllata della Regione Abruzzo (come il Montepulciano o il Cerasuolo d’Abruzzo).
Sarà così consentito, spiega il comunicato congiunto, alle imprese vitivinicole consorziate di usufruire di un supporto concreto nei processi di innovazione, digitalizzazione, internazionalizzazione, export, crescita, gestione e valorizzazione dei magazzini attraverso specifici strumenti e risorse finanziarie, oltre che di specifici workshop tenuti da professionisti della banca. L’accordo consentirà l’accesso a un’offerta di Intesa Sanpaolo dedicata tramite linee di credito e finanziamenti a breve, medio e lungo termine con l’eventuale supporto di prodotti di finanza agevolata.
In particolare, l’intesa prevede l’accesso delle aziende associate al “pegno rotativo sui vini DOC”, la soluzione finanziaria di Intesa Sanpaolo per sostenere il settore vitivinicolo durante la pandemia. Il pegno rotativo consente di effettuare una valutazione puntuale delle scorte di vino da affinamento e di convertirle in garanzie utili per ottenere nuove linee di credito. Le aziende possono così smobilizzare il prezioso patrimonio custodito in cantina, che diventerà commercializzabile solo a distanza di anni. Il ruolo del Consorzio è decisivo nel fornire alla banca una stima sul prezzo all’origine del vino di una certa annata, oltre che sulla verifica quali – quantitativa. Il protocollo di intesa prevede inoltre finanziamenti a medio termine per invecchiamento del vino, miglioramento aziendale per acquisto, costruzione e ristrutturazione di cantine, acquisto terreni e vigneti, immobili rurali e aziende, oltre che per investimenti strumentali in macchinari e attrezzature.