Piazza Affari chiude sotto la parità, avanza Unicredit
Finale debole per le borse europee, mentre Wall Street viaggia contrastata. A Piazza Affari, il Fte Mib archivia gli scambi in ribasso dello 0,12% a 33.840,54 punti. Arretrano soprattutto Nexi (-3,1%), Stellantis (-1,5%) e Campari (-1,3%). In luce Prysmian (+2,1%) e Unicredit (+1,6%), dopo che l’Ad Orcel ha alzato i target sugli utili a 9 miliardi.
Giornata povera di spunti macro. La Riksbank svedese ha tagliato i tassi di 25 bp al 3,25% mentre le vendite di nuove case negli Stati Uniti sono diminuite a causa dei prezzi ancora troppo alti per gli acquirenti. In programma anche un’asta di Treasury a 5 anni da 70 miliardi di dollari.
Sullo sfondo, gli operatori continuano a interrogarsi sull’entità dei tagli da parte della Fed e della Bce negli ultimi mesi del 2024 e nel 2025. Nei prossimi giorni, riflettori puntati su un intervento di Powell, il Pil statunitense (con la revisione storica degli ultimi cinque anni) e il Pce core, la misura dei prezzi preferita dalla banca centrale americana. In Europa, attenzione invece ai prezzi al consumo della Francia e della Spagna.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia leggermente a 135 punti base, con il decennale italiano in aumento al 3,53% e il benchmark tedesco al 2,18%.
Tra le materie prime, il petrolio Brent si mantiene intorno ai 74 dollari al barile, mentre l’oro resta in prossimità dei massimi a 2.657 dollari l’oncia. Sul Forex, cambio euro/dollaro in lieve discesa a 1,115 e dollaro/yen in rialzo a 144,6.