Fed day, stasera arriva il primo taglio. Le 4 domande chiave, aspettando Powell
Il giorno della Federal Reserve (Fed) è arrivato sui mercati. L’attesa finirà stasera alle 20 ora italiana, con l’atteso comunicato ufficiale con il quale la banca centrale Usa metterà fine al dilemma “25 o 50 punti base” in riferimento all’entità del taglio dei tassi previsto. In pochi giorni le scommesse dei mercati sono andate a posizionarsi (con una decisa accelerazione da lunedì in poi) a favore di una maxi-sforbiciata da 50 punti base.
Vediamo quali sono le attese di Filippo Diodovich, senior market strategist di IG Italia
Fed e il dilemma su (entità) taglio
L’ultima volta che è stato annunciato un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve era il marzo del 2020, in pieno Covid, con una mossa a sorpresa, era arrivata la sforbiciata di 50 punti base. Sono passati oltre 4 anni, anni in cui la Fed (come le principali banche centrali globali) hanno dovuto fare i conti con la forte impennata dell’inflazione. Ora lo scenario è cambiato, ma resta complesso per diverse ragione pur in presenza di una pressione certamente minore dei prezzi.
Resta il fatto che la decisione di stasera arriva mentre la Fed cerca di orientarsi in un panorama economico complesso, bilanciando le preoccupazioni su inflazione, disoccupazione e crescita economica complessiva.
Ecco le quattro domande su cui pone l’attenzione Filippo Diodovich di IG Italia.
Quali sono le opzioni sul tavolo?
La Fed sta valutando due opzioni principali per il taglio dei tassi di interesse:
- Un taglio di 25 bps
- Un taglio di 50 bps
In base agli ultimi dati di mercato, gli investitori sono divisi quasi equamente su quale opzione sceglierà la Fed, con una leggera tendenza verso un taglio più grande. Secondo il CME FedWatch ci sono il 60% di probabilità che la riduzione del costo del denaro sarà di 50 punti base dal range 5,25%-5,50% al nuovo range 4,75%-5%.
Quali sono gli indicatori economici che influenzano la decisione?
Diversi indicatori economici chiave stanno influenzando la decisione della Fed:
- Il tasso di disoccupazione è al 4,2%, superiore ai livelli precedenti alla pandemia di Covid-19
- L’inflazione è scesa notevolmente ma rimane ben al di sopra dell’obiettivo del 2% della Fed
- La crescita occupazionale è fortemente rallentata ma resta ancora positiva
Questi segnali contrastanti rendono la decisione della Fed particolarmente impegnativa, poiché deve evitare sia di apparire in preda al panico per il rallentamento della crescita economica sia di rimanere indietro rispetto alle esigenze economiche.
Quali sono le aspettative di IG Italia sull’esito del Fomc?
Crediamo che lo scenario più probabile sia che la Fed possa optare per la scelta meno aggressiva ovvero di tagliare di 25 punti base. Un taglio maggiore potrebbe essere interpretato come un segnale di emergenza per l’economia statunitense che nonostante alcuni dati in forte rallentamento è comunque un’economia in discreto stato di salute. L’andamento delle variabili macroeconomiche è ancora incerto e una soluzione più graduale potrebbe essere quella più efficiente. Riteniamo quindi più probabile che la Federal Reserve possa diminuire i tassi di interesse di 25 punti base portandoli al nuovo range 5%-5,25%
Quali altri elementi valutare?
La riunione Fomc non è interessante solamente per la decisione sui tassi di interesse. Saranno da valutare con particolare attenzione anche il comunicato, le proiezioni economiche per i prossimi anni, il grafico dot-plot e la conferenza stampa del presidente del Federal Reserve System, Jerome Powell. In particolare, il grafico dot plot che rappresenta le attese dei partecipanti del Fomc sul livello dei tassi a fine anno potrebbe fornire informazioni interessanti sulle prossime mosse della Fed. Ci aspettiamo un notevole cambio rispetto al dot-pot di giugno quando la mediana dei membri si aspettava un livello finale dei tassi al 5%-5,25%. Crediamo che la mediana possa abbassarsi notevolmente al nuovo range 4,50%-4,75% (il mercato si aspetta una mediana ancora più bassa).