Prezzi:”inflazione italiana sotto controllo, ma attenzione a quella tedesca”, in ottica Bce
“Sono usciti i dati Istat sui prezzi al consumo per il mese di luglio che ci consegnano un’inflazione ancora sotto controllo. L’inflazione è aumentata dello 0,5% su base mensile e del 1,9% su base annua. Il dato di per sé potrebbe allarmare i più apprensivi ma senza fondate ragioni”. Questo il commento di Lucio Poma, capo economista di Nomisma, dopo la pubblicazione dei dati Istat sui prezzi al consumo (lettura finale di luglio). L’economista sottolinea che “come avviene da tempo, l’inflazione è decisamente spinta dalla componente volatile: quella dei beni energetici, aumentati del 4,1%. La componente di fondo cresce solo dello 0,6%. Un aumento dei prezzi sostanzialmente timido se confrontato con una crescita del Pil, nel secondo trimestre, del 2,7%”.
Secondo Poma però “quello che preoccupa maggiormente gli investitori non è l’inflazione in quanto tale, ma il tapering: il timore che la Bce rallenti l’attuale politica monetaria espansiva. Christine Lagarde ha dato ampie rassicurazioni spostando più in alto l’asticella target dell’inflazione”. Per intervenire sulla politica monetaria, spiega ancora l’economista, devono essere contemporaneamente soddisfatte tre precondizioni che al momento appaiono lontane. La Bce vuole mandare segnali positivi in un momento di intensa crescita economica. Unica nube all’orizzonte il dato inflattivo tedesco di luglio (+0,9 mensile e +3,8% annuo), che potrebbe innescare pressioni tedesche sulla BCE per anticipare un’azione di contrasto all’inflazione”.